Smith’s American compie 110 anni e le tute da lavoro conquistano le passerelle estive: in versione luxury o casual, ecco come indossarle

La prima tuta in denim fu approvata dalla Union, il sindacato dei lavoratori americani, nel 1918 (ed era una Smith’s American), ma la storia del marchio comincia quasi 10 anni prima. Era il 1906, quello di una foto poi entrata nella storia, e nell’archivio dell’agenzia fotografica Corbis: un operaio tra tanti, un working class hero, come lo avrebbe definito John Lennon, che costruiva la grande Mela, sulla cima di un grattacielo, con un vento gelido che soffiava a 120 km l’ora. Ed una tuta in robusto denim definita da una rèclame dell’epoca come il ‘best workwear money can buy‘.

Un compleanno speciale, quello del marchio, che regala nuovo fascino all’abbigliamento da lavoro: un richiamo sentito anche dalle maison più famose, che ne hanno celebrato la versatilità nelle loro collezioni estive, traducendo il concetto di workwear su tessuti inediti, tele di lino ruvido ma anche seta e suede, e nuance pastellate, trasformando la tuta in un’opzione inedita, ma sofisticata per il tempo libero della stagione più calda.

La scelta è variegata, un arcobaleno che abbraccia le varianti più sportive, come quella cerata di Belstaff, marchio da sempre legato al mondo delle moto, e le versioni luxury da sofisticato globetrotter, come la tuta in suede cammello di Louis Vuitton. Le cromie sono naturali,e passano dalle gradazioni più cupe (ed eleganti)del blu, a tonalità da sottobosco come il verde smeraldo e il terra di Siena bruciata, con incursioni di luminosi ma delicati verde acqua. I meno avventurosi possono anche provare ad indossare camicia e pantaloni della stessa nuance, come nel caso di Bottega Veneta o Berluti, a ricreare l’effetto workwear con un maggiore grado di praticità. Le calzature da abbinare sono obbligatoriamente casual, e vanno dai boots usurati, per rimanere in tema, come quelli visti da Gentucca Bini, alle sneakers basse in suede.

Per essere pronti all’azione, senza perdere in stile.

(guarda anche la Mad Max: Fury Road e la pelle protagonista della p/e 2015)