Collaborazioni in edizione limitata, ispirazioni metropolitane o retrò: ecco quali sono gli occhiali più nuovi da indossare sul finire dell’inverno

La più attesa è di certo stata lei, la collaborazione tra Retrosuperfuture e il designer fanatico della youth culture Gosha Rubhcinskiy, uno dei nomi di maggior richiamo e alfiere di quella new wave modaiola che lo vede in prima fila insieme a Demna Gvasalia, designer di Vetements.

Appeal raw che guarda a quegli anni novanta già entrati nel mito, con le lenti tonde che appartenevano ai seguaci della techno culture, l'ispirazione recente si mischia a quella più antica, con le montature che guardano a modelli del 1920 e del 1930, dai richiami soviet, richiami ribaditi ed espressi nella firma in cirillico sull'asta.

Seguono a ruota i Livingston di Etro, modello presente in passerella durante l'ultima sfilata del marchio: l'edizione limitata ha la montatura in acetato con una grafica che ripropone le screziature del corno, e che si riveste di inserti in pelle rimovibili. L'applicazione in pelle è un escamotage amato anche dai modelli minimali di Eyepetizer che incastrano tra le lenti tonde un triangolo in pelle martellata. Ancora più metropolitani quelli di Etnia Barcelona, la cui ultima collezione si ispira appunto alle più importanti città del globo, mettendone insieme diverse: se i dettagli sulle stanghette guardano al modernismo architettonico proprio della città spagnola, le montature in acetato sono prese dagli archivi di Mazzucchelli a Milano, mentre gli interni delle aste si sviluppano in una serie di fantasie grafiche che donano colore.

Più vintage l'alternativa di Brioni, lenti dalla forma a D con montatura in acetato e dettagli in metallo dorato, mentre il labor limae si fa minuzioso nel modello di Moscot, il cui ponte e le aste si distinguono per una particolare smussatura del metallo. Infine, i motivi della sartoria si riproducono anche negli occhiali, da Ermenegildo Zegna, per il quale lo chevron, tessuto con armatura a saia spezzata che ricorda il motivo a spina di pesce, si indossa anche sugli occhiali, e più nello specifico sulle stanghette dell'omonimo modello con montatura in metallo e doppio ponte. Per farsi riconoscere al primo sguardo.