Volumi morbidi e tessuti leggerissimi. Il nuovo formale maschile a Pitti Uomo 92

La moda maschile per la prossima stagione calda: un inno alla leggerezza interpretata in una nuova declinazione di tessuti soft elasticizzati che seguono le linee naturali del corpo.  Lane bi-stretch e  jersey impalpabili, t-shirt in cotone egiziano super piuma, maglie in cotone misto cashmere e felpe elasticizzate. Nel prossimo armadio di primavera le giacche hanno lini e cotoni che si mescolano in monopetto e doppiopetto stretch, declinati nelle tonalità aubergine, inchiostro, militare vicuna.

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Negli abiti una nuova identità che cura quasi al microscopio la definizione formale dei capi che sono ben proporzionate al busto, hanno le spalle che cadono morbide, mai troppo ravvicinate alla figura, e i rever ben visibili, importanti, anche se mai esasperati. Lo stesso principio vale per i rever dei gilet, non di rado a doppio petto. I pantaloni scendono ben diritti, anche se si muovono un poco al punto-vita grazie alle pince in doppio. I tessuti sono di lontana ascendenza militare, tra blend di lino e cotone, cachemire senza peso, tessuti giapponesi da camiceria, mille variazioni di solaro, riportato quasi alchemicamente anche sulla maglieria, che può vivere a sé, cosi può essere indossata sotto blazer leggermente oversize.

E poi il colore. Prevale senza dubbio il blu, o meglio i blu: notte, navy, royal, China accanto ai quali si susseguono il bianco, il naturale, il fango, i marroni, i verdi e una singolare nuance di rosso mattone/ruggine. Tutti sono mixati nelle disegnature consuete del lessico maschile: Principe di Galles, pied de poule inquadrato nei check, puntinature, rigature, regimental, bastoncini, vichy.sguardo attento, concentrato, umanissimo, che osserva, vuole vedere oltre, mira lontano.