Dolcevita avvolgenti, blazer check, trench: l’ispirazione è inglese, l’eleganza italiana. Torna nei guardaroba (e al cinema) lo stile di Pier Paolo Pasolini

È stato l’intellettuale italiano che ha più smosso le coscienze, rivendicando il piacere di essere scandalizzati; la sua vita, come anche la sua tragica morte, sono ancora oggi una ferita aperta, insanabile, dal livello emotivo di un lutto nazionale. Non poteva quindi far altro che far discutere anche il film su di lui diretto da Abel Ferrara, Pasolini, presentato all’ultimo Festival di Venezia (guarda anche lo speciale sugli uomini più eleganti di Venezia).

Il regista americano, grande ammiratore dello scrittore nato a Bologna ma da sempre identificato con le borgate della capitale, ne racconta l’ultimo giorno di vita, dall’intervista data a Furio Colombo al suo rapporto con la madre, passando per i progetti sul film poi mai realizzato, Porno-Teo-Kolossal. Ad interpretare il ruolo del protagonista, il più pasoliniano degli attori statunitensi, Willem Dafoe, affiancato da Riccardo Scamarcio nei panni del suo fraterno amico, Ninetto Davoli, attore in molti dei suoi film, dal Vangelo di Matteo a Uccellacci e uccellini. Lo stesso Davoli, che nel film di Ferrara interpreta Eduardo De Filippo, ha messo a disposizione di Dafoe il vero guardaroba di Pasolini, riportando alla mente un altro dei motivi della fascinazione verso l’autore di Petrolio. 

Uno stile dalla compostezza inglese ma dal fascino e dalla consistenza italiana, che prende a prestito i canoni dell’eleganza intellettuale degli anni settanta, mixandoli ad uno stile più ruvido, da strada. Una suggestione raccolta con entusiasmo dalla moda, che per questa stagione fredda prende spunto proprio dal gusto pasoliniano per il bel vestire.

Classici del suo armadio i maglioni in cashmere, da abbinare a seconda del collo: il trench più classico si porta con il dolcevita dai volumi maxi ma avvolgenti, preferibilmente in tonalità neutre, camicia e blazer check si sposano bene con il collo a v, da scegliere in nuance forti, ma spente, dal borgogna al verde foresta. Consapevole, ma minimalista, rifugge il superfluo: ai piedi mocassini essenziali o stringate a seconda dell’occasione, nel taschino della giacca la pochette vezzosa cede il posto ad una più pratica agenda. Sofisticato ma contemporaneo, nel tempo libero si arrende con rilassatezza al fascino liberatorio di biker e jeans in denim, la cui carica casual è bilanciata dall’allure easy chic di camicie a microstampe. Un look puro, che apprezza la carica rivoluzionaria delle contaminazioni più street, come nei pezzi della nostra gallery.