Field jacket di giorno, cappotto sartoriali per la sera, Edward Norton in Birdman è metropolitano senza troppi formalismi, come vuole la moda di stagione

Miglior regia, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura, miglior film: sono solo alcune delle candidature agli Oscar (il 22 febbraio prossimo) ricevute da Birdman, pellicola firmata da Alejandro Iñàrritu, grande protagonista della stagione cinematografica, acclamato e osannato da critici di tutte le latitudini.

La storia vede Michael Keaton nei panni di un attore decaduto, una volta famoso per aver interpretato un supereroe (come il vero Michael Keaton, divenuto un leggendario Batman) che tenta la strada del rilancio, aiutato da una compagine di personaggi sui generis: la figlia appena uscita da una clinica di disintossicazione (Emma Stone, candidata anche lei alla statuetta per l’interpretazione); l’amante; l’amico produttore; l’attrice alla ricerca del successo; l’attore Mike Shiner, geniale ma bizzoso. 

Ad interpretare quest’ultimo ruolo l’americano Edward Norton, che, dopo il Golden Globe, è un papabile vincitore dell’oscar come miglior attore non protagonista. Poliedrico, camaleontico, ma soprattutto metropolitano, il suo Shiner assomiglia molto all’uomo che le passerelle hanno preconizzato per l’estate: attore dai mille volti, sa scegliere mise scenografiche per le luci della ribalta, che siano le occasioni più ufficiali o il palco di Broadway, e mischiarsi (senza mai confondersi) nell’habitat della metropoli, adattandosi ad uno stile di vita veloce e informale

A fare da elemento di collegamento e transizione dal giorno alla notte, all’elegante al casual, la maglieria: il maglione in misto lana e seta, fili di tessuto morbido intrecciati su nuance neutre, il grigio su tutti, si adatta sia alla field jacket che al cappotto, elevando a rango di metropolitan chic la prima, e tenendo elegantemente sottotono il secondo. Vezzose camicie a microstampe, jeans di tela scura giapponese, essenziali nella purezza delle linee, così come sneakers in pelle capaci di adattarsi con versatilità alle situazioni, completano il quadro stilistico, coniugando sfera pubblica e privata, vezzi d’artista e necessità quotidiane  (guarda anche lo stile metropolitano secondo l’ultimo Pitti).

Urbano, e per questo declinabile su tutte le latitudini, ma, con elegante discrezione, distinto protagonista della scena.