Quattro consigli per assemblare lo stereo perfetto da un “mad for music” che vuole risvegliare nel mondo la passione per l’esperienza del suono.

«L’alta fedeltà è sincera. Ti dice la verità sulla musica: se non senti i bassi è perché non ci sono». Dimitri Toniolo proprietario del negozio Mad For Music di  Milano, è un ricercatore della qualità e della tridimensionalità del suono: «Perché quando aumenta il coinvolgimento arrivano i dettagli». Mad for Music è un tempio in cui giradischi, amplificatori valvolari e casse «valgono come un’automobile, vero. Ma il punto è dare qualcosa in più a chi ascolta».

Pareti e scaffali sono piene di cimeli e vinili degli Who, di cui possiede una delle collezioni più grandi d’Europa e nella sala d’ascolto, dove cerca di riprodurre la sensazione di stare sotto al palco, si incontrano anche musicisti classici come Alberto Guerra dell’orchestra barocca Giardino Armonico: «Dopo aver ascoltato le sue registrazioni mi ha chiesto di trovargli un tecnico del suono per farle meglio». È il risultato di una passione tramandata da uno zio che lo ha portato a mollare un posto fisso per aprire il suo primo showroom in un garage in provincia di Varese. Ma come si fa ad assemblare uno stereo perfetto? «Devi mettere insieme elementi che parlano la stessa lingua e poi posizionarli bene perché da soli non suonano», risponde. «I miei impianti hanno tutti la mia impronta sonora. È una competenza fatta di esperienza e gusto. L’alta fedeltà ti richiede una cultura».

di Michele Primi