Colletti delle camicie: quali sono i più diffusi e quali scegliere in base alle occasioni
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Colletti delle camicie: quali sono i più diffusi e quali scegliere in base alle occasioni

di Valeria Ricca

Dai colletti più ampi a quelli più stretti: ecco quali sono le principali tipologie che ogni gentleman dovrebbe conoscere.

In genere la scelta di una camicia viene fatta tenendo conto esclusivamente di colore, tessuto e fit, ma c’è un altro fattore che viene spesso sottovalutato e che invece può fare la differenza: il colletto.

Si, perché anche se apparentemente il colletto delle camicie è un solo un piccolo dettaglio che si intravede a mala pena quando sbuca fuori dalla giacca o dal pullover, in realtà può essere determinante ai fini della costruzione di determinati look.

E visto che i colletti tra cui scegliere sono davvero tantissimi, essere in grado di distinguerli e conoscere almeno le tipologie principali è il primo passo per fare una scelta più consapevole e trovare le versioni più adatte, da scegliere in base al proprio look e agli impegni che si hanno in programma.

Quali sono i colletti più diffusi che ogni gentleman dovrebbe essere in grado di riconoscere al volo? Da quello italiano a quello diplomatico: ecco alcuni dei più popolari.

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Colletto camicia
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Colletto italiano

Tra i colletti più conosciuti e usati, il classico colletto italiano, contraddistinto da punte strette e vicine e forma leggermente allungata, che lo rendono la scelta ideale per coloro che hanno viso tondo e collo corto e vogliono apparire più snelli.

Quando usare una camicia con colletto italiano? È particolarmente indicato con i look più formali ma è molto versatile ed è adatto a nodi di cravatta piuttosto piccoli.

Colletto francese

Punte aperte, corte e ben distanziate le une dalle altre per il collo francese, colletto tra i più ampi, che valorizza al meglio i visi triangolari.

Di solito non è indicato nelle circostanze troppo formali e si abbina meglio a nodi di cravatta più grandi, come ad esempio il Windsor.

Colletto alla coreana

Privo di punte, il colletto alla coreana che lascia decisamente più libero il collo e può essere anche lasciato aperto. Consigliato nel tempo libero e nelle occasioni informali, non va mai indossato con cravatte e papillon e dà il meglio di sé senza la giacca.

Colletto button down

Scelta prediletta di chi ha uno stile più sportivo, il colletto button down, inventato per la prima volta dal brand americano Brooks Brothers.

La sua particolarità? Ha due asole che consentono di abbottonare la camicia direttamente sulle punte e, sia nella sua versione lunga che nella sua variante corta, può essere indossato senza la cravatta (ma chi non riesce proprio a fare a meno della cravatta può sempre abbinarlo a un nodo di piccole dimensioni).

Club collar  

Molto in voga negli anni ’20, il Club Collar, il colletto con punte arrotondate che è anche il segno distintivo dell’uniforme degli studenti di alcune prestigiose scuole inglesi, come l’Eton College di Berkshire.

Emblema di raffinatezza, valorizza di più gli uomini che hanno il viso allungato, in genere viene indossato con una spilla che ferma la cravatta e abbinato a nodi piccoli.

Colletto diplomatico

Chiamato anche “con alette”, il colletto diplomatico è il collo più formale che ci sia e non a caso viene sfoggiato nelle occasioni speciali, con frac, smoking e tight. Famoso per le sue punte piccolissime, si indossa rigorosamente con camicia bianca e papillon. 

Tipi di colletto per camicia