
Puglia: cosa fare per un weekend fuori stagione tra Brindisi e Lecce
Andare per cantine, scoprire i cortili barocchi del capoluogo di provincia, dormire in un castello: Maggio è il mese migliore per scoprire la regione
VISITARE LE CANTINE
Quando i marchesi Antinori sono approdati in Puglia, nel 1998, lo hanno fatto per aggiungere alla loro vasta produzione dei vini autoctoni legati alla geografia della regione. Così si sono trovati di fronte ad un terroir antico, risalente alla Magna Grecia, con il quale produrre non solo le classiche varietà come Negramaro e Fiano Pugliese, ma anche sperimentare, inventandosi un rosso, il Fichimori, che va bevuto freddo. Le loro due tenute, Bocca di Lupo e Masseria Maime, si trovano rispettivamente nella zona della Murgia Barese e dell’Alto Salento. Un rinascimento enologico pugliese, che ha portato alla creazione di 25 vini doc, aperto ai visitatori, che possono prenotare sul sito un tour di entrambe le cantine.
DORMIRE IN UN CASTELLO…
La famiglia proprietaria, i marchesi d’Amore, lo aveva acquistato nel XVII secolo trasformandolo da struttura fortificata di era normanna a residenza privata. L’erede, Massimo Fasanella d’Amore, ha deciso insieme a Diana E. Bianchi, di ristrutturarlo nel 2013. Un progetto imponente, che ha visto l’aiuto della Regione Puglia e della Comunità Europea, visto che oggi il Castello di Ugento non è solo un raffinato boutique hotel con 9 suite affacciate sulla corte interna, ma anche polo di attrazione per i nuovi talenti della cucina internazionale. Una partnership con il Culinary Institute of America, la più famosa scuola statunitense di cucina, permette infatti agli studenti al quarto anno di passare sei mesi intensivi nelle cucine del castello, guidati dall’House Chef Odette Fada, imparando i segreti della cucina pugliese, ma anche delle altre regioni dello stivale. Cenare sui resti di una torre normanna, visibile attraverso le superfici vetrate, o attraversare le stanze del piano nobile, tra affreschi barocchi restaurati dove probabilmente in futuro saranno ospitate mostre, o ancora passare il pomeriggio nel giardino retrostante il castello, dove pergolati di glicine si contendono lo spazio con altre 100 varietà di erbe, verdure e frutta utilizzate dal ristorante, e sapere di avere a pochi passi il Mar Ionio. Un’esperienza senza pari.
…O IN UN TRULLO
Pugliesi di ritorno, dopo anni passati all’estero, Luisa e Francesco hanno deciso di mettere al servizio della loro regione le competenze acquisite nelle loro vite professionali, celebrando lo stile di vita lento della regione che ha dato loro i natali. Nasce così Fikus, un bed and breakfast a Ceglie Messapica, nel cuore della Valle d’Itria. I due hanno così costruito intorno ad un trullo e due lamie, altre abitazioni tipiche della tradizione rurale pugliese, in pietra dalla base rettangolare e volta a botte, un piccolo paradiso lontano dalla folla che assalta la regione nei mesi più caldi. Tra la piscina, una folta vegetazione, lezioni di cucina e aperitivi al tramonto che hanno la colonna sonora di Johnny Cash e Lucio Dalla, passioni di Francesco, l’Apulian Experience è assicurata. Una masseria pugliese è invece la sede di Masseria Moroseta. Immerso in cinque ettari di ulivi secolari, il relais è un trionfo di corti interne silenziose, cementine, archi, tutti ugualmente colorati del bianco accecante tipico della regione. L’interno delle stanze è però attentamente studiato con accessori di design, che si mixano alle sedute in pietra e legno. Un universo privato che dispone anche di piscina, SPA, e offre corsi di cucina locale.
VISITARE I CORTILI APERTI
Un’iniziativa, quella dei Cortili Aperti, arrivata ormai alla sua XXIVesima edizione. A promuoverla, l’Associazione delle Dimore Storiche Italiane (ADSI). Solitamente tenuta la terza domenica di Maggio, il percorso si muove per tutto il centro storico di Lecce. Tra le tappe più importanti ci sono Palazzo Adorno, uno dei maggiori esempi dell’architettura del cinquecento con sulla facciata lo stemma della famiglia Personè, che vi abitò fin quando il palazzo non passò nelle mani della Provincia; il Palazzo Martirano risalente al 1700 con la rimessa per le carrozze e da un giardino interno; il Palazzo Ferrante Gravili, risalente al XV secolo, che nasconde sotto un pozzo di luce un antico frantoio ipogeo.
DOVE MANGIARE
Nella città vecchia di Lecce, tra i suoi vicoli ariosi, la cattedrale che domina la piazza e le altre numerose chiese che ne affastellano le strade, la cantina Tormaresca ha aperto Vino e Cucina. Un’atmosfera che ricorda certe cucine pugliesi, tra maioliche e pietra, i protagonisti sono ovviamente i vini, quelli di Tormaresca così come quelli dei Marchesi Antinori, fondatori del marchio che produce vini d’eccellenza che arrivano dal tacco. La cucina è ovviamente regionale, in una rivisitazione che strizza l’occhio alla contemporaneità: così le frise con stracciatella e pomodorini, si accompagnano a piatti di pasta Benedetto Cavalieri con acciughe, briciole di pane aromatico croccante e salvia, o fritture di paranza. Sorseggiando il loro rosato, il Calafuria, e optando per il dolce per un Moscato di Trani, il Kaloro.