La città che ospita i Giochi olimpici invernali 2014 è il più grande cantiere a cielo aperto del mondo. Obbiettivo: offrire servizi top class  e diventare il polo turistico più prestigioso della Russia. Ospiterà il G8, i Mondiali di calcio 2018 e il primo GP di Formula 1 del Paese

Prima di venir designata sede delle Olimpiadi invernali 2014 la città di Sochi era pressoché sconosciuta fuori dai confini russi. Pochi sapevano (sanno) che questa località della Russia meridionale che si affaccia sul Mar Nero è invece un importante e rinomato centro di villeggiatura con una storia che merita di essere raccontata.

Sochi deve la sua fortuna ai problemi reumatici di Stalin. Il segretario generale del Pcus si era recato in quella parte della costa caucasica negli anni 20 per cercare sollievo dai dolori alla schiena che lo tormentavano. Già dalle prime sedute aveva notato un miglioramento così, convinto degli effetti terapeutici di quelle acque e intuendo le forti potenzialità turistiche di quella zona, decise di promuovere Sochi a propria località di vacanza e stanziò oltre un miliardo di rubli per il suo sviluppo. Una cifra enorme per quei tempi che permise di trasformarla in pochi anni da piccola cittadina di provincia a località termale di primo grado nota in tutta l’Urss.

Per la seconda volta nella sua storia, Sochi ha goduto di una somma stratosferica (si parla di 37 miliardi di euro) che le ha permesso di rifarsi il look. Sono stati costruiti, partendo da zero, due grandi complessi edilizi, uno in montagna, l’altro sulla costa. Oltre a  una decina di nuovi impianti sciistici, lo stadio Olimpico (dove si terranno le cerimonie di aperture e di chisura dei Giochi), il Bolshoi Ice Palace, con il tetto ricoperto di luci, il Centro di sci alpino e biathlon a Krasnaya Polyana, la Rosa Khutor Alpine Center, che ospita le gare di sci. Alcun edifici, soprattutto quelli in montagna, sono spettacolari.

Gli stessi russi non si spiegano perché la zona più mite del Paese (con una media annuale di 14 gradi) sia diventata sede delle gare degi sport invernali. “Abbiamo voluto trasformare questa parte della Federazione Russa in un resort da usare in qualsiasi stagione”, ha detto Putin. Così, per presentarsi al mondo come location “top class”, sono stati risanati vecchi edifici, costruite nuove strutture alberghiere che comprendono resort e complessi residenziali di lusso, riqualificate strade, stazioni, aeroporto ed è stata creata (appositamente per l’evento) una linea ferroviaria ad alta velocità  di 48 km che collega  l’aeroporto, Sochi, Matsesta, Khosta, Adler, il Villaggio e il parco olimpico e le località montane di Esto Sodok e Krasnaya Polyana. E per ogni stazione è garantita la copertura wi-fi.

Sochi punta a diventare un polo turistico di eccellenza, all’altezza degli standard europei. In agenda ha già molti appuntamenti importanti: il 4-5 giugno diventerà sede del 40° summit del G8, sarà una delle 13 città russe ad ospitare i Mondiali di calcio del 2018,  mentre il prossimo 21 ottobre vi si terrà il Gran Premio di Formula 1 che, per la prima volta (e dopo numerosi tentativi falliti) approderà in Russia.

Nella gallery alcuni luoghi da visitare durante un soggiorno a Sochi, oltre alle mega-strutture olimpiche che valgono una visita.