

Alla scoperta di Uptown New York: la guida definitiva di Icon
Frenetica e fiduciosa, New York è una città dove tutto sembra possibile. Da vedere e da vivere! Dalla Fifth Avenue dello storico The Plaza, attraversando Central Park fino al Guggenheim Museum, ecco la nostra bussola per godersi la Grande Mela, zona Uptown
«Non c’è niente che tu non possa fare: ora sei a New York», canta Alicia Keys.
Piena di luci, cemento e sogni, New York è come la descrivono le canzoni: fremente e fiduciosa. C’è sempre qualcosa da fare e altrettanto da vedere. La City è gigante e pronta a darsi. Dalla storica Fifth Avenue al Guggenheim Museum, da Central Park all’Apollo Theater, il nostro viaggio si è concentrato su Uptown New York, ovvero la zona sopra la 59th Street.
UpTown New York è il luogo ideale per immergersi in un mix unico di storia, cultura e modernità. Include quartieri come l’Upper East Side, l’Upper West Side e Harlem, con un’infinità di tesori nascosti e attrazioni imperdibili.
Ecco una guida per scoprire le meraviglie di Uptown New York.

Al Plaza dentro la storia della città
Il nostro itinerario in Uptown New York parte da una destinazione iconica: The Plaza Hotel, 768 Fifth Avenue, sul lato corto meridionale di Central Park.
Una delle scene memorabili di Intrigo internazionale (1959) di Alfred Hitchcok, quando Cary Grant viene rapito? Si svolge all’Oak Bar del Plaza, elegantemente rivestito in stile rinascimentale tedesco. La sequenza clou del film Il grande Gatsby del 2013, in cui Joel Edgerton affronta Leonardo DiCaprio? È girata in una suite del Plaza.
Storico hotel dall’architettura elegante e austera, in stile castello con influenze da Renaissance francese, dal 1907, anno della sua apertura, è simbolo internazionale del lusso.
Costruito dall’architetto americano Henry Janeway Hardenberg, il maestro della sontuosità, ha ospitato leader mondiali, dignitari, capitani d’industria, reali, leggende di Hollywood, icone di ogni campo. Da Marilyn Monroe ai Beatles alla loro prima sortita negli States, da Marlene Dietrich ai Rolling Stones, da Bette Davis a Cary Grant.
Francis Scott Fitzgerald, oltre ad averci ambientato parte de Il grande Gatsby, era assiduo frequentatore. Trascorreva qui molte ore piacevoli bevendo nei bar dell’hotel con la moglie e musa Zelda. «Al Plaza non succede mai nulla di poco importante», sosteneva.

Il rito del tè del pomeriggio
Il ballo del secolo che organizzò Truman Capote per festeggiare il successo del suo romanzo capolavoro A sangue freddo, il Black and White Ball? Andò in scena al Plaza, certo. Nella lista degli invitati, tra i vari, Frank Sinatra e Mia Farrow, Andy Warhol e la mamma di JFK Rose Kennedy. Una festa leggendaria tra 1650 lampadari di cristallo, 800 camere da letto e 500 bagni. Oggi, dopo una ristrutturazione, le camere del Plaza sono 282, tra cui 102 suite mozzafiato, dalla magnificenza sempre eloquente.
Ritenuto a tutti gli effetti un monumento di New York, il Plaza è radicato nel tessuto sociale di Uptown: è possibile imbattersi in ospiti eleganti nella hall come in gente del posto sopraggiunta per un drink o per prendere il tè al Palm Court.
Il rito da non mancare, infatti, è quello del tè pomeridiano. L’afternoon tea presso il celebre Palm Court del Plaza, con o senza l’opzione champagne, è una di quelle esperienze newyorchesi tipiche imperdibili, simile a vedere uno spettacolo a Broadway. È l’attrazione principale, con una lunga selezione di tè e sandwich e dessert deliziosi tra cui scegliere.
Recentemente restaurato dall’architetto Thierry Despont, Palm Court è uno dei ristoranti e bar più distintivi di New York. Ispirato al vicino Central Park e alla sua vegetazione lussureggiante, incorpora piante in vaso e palme alte fino al soffitto. La caratteristica distintiva, che dà un tocco di raffinatezza e meraviglia, è una cupola in vetro colorato che ricorda l’originale costruita nel 1907.

Sport e natura al Central Park
Ed eccolo, lì di fronte, Central Park, enorme. Il protagonista sarcastico e ribelle de Il giovane Holden si chiedeva dove andassero a finire le anatre del suo laghetto ghiacciato d’inverno. Noi ci chiediamo quanti giorni ci vogliano per visitare tutto il parco, probabilmente due.
Central Park è il polmone verde di Manhattan. È più di un parco, è una sorta di carta d’identità della città. Così newyorchese e amato dai newyorchesi.
Nei suoi 340 ettari di giardini, cascate, bosco e laghi artificiali, sono innumerevoli le opportunità per rilassarsi, fare sport o semplicemente godersi la natura. Dal noleggio di barche al The Lake alle passeggiate lungo i sentieri ombreggiati fino al relax sul Great Lawn, il prato più ampio del parco, Central Park è un rifugio perfetto dalla frenesia cittadina.

L’eleganza dell’Upper East Side
Tra i quartieri più noti di Manhattan, elegantissimo, l’Upper East Side unisce palazzi storici in pietra arenaria e grattacieli di lusso. È delimitato a ovest da Central Park e a est dall’East River.
Passeggiando lungo la Fifth Avenue, gli splendidi edifici sono una sorta di museo a cielo aperto, accanto a veri e propri musei di fama mondiale. Tra questi, il Metropolitan Museum of Art spicca per la sua collezione vastissima, che spazia dall’antico Egitto all’arte moderna.
Non lontano, il Guggenheim Museum, con la sua iconica struttura a spirale progettata da Frank Lloyd Wright, offre un’esperienza imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea.

L’autenticità dell’Upper West Side
Attraversando Central Park, si raggiunge l’Upper West Side, un quartiere vibrante e accogliente di Uptown New York, una delle zone più belle dell’isola di Manhattan. Se a est è delimitato dal parco, a ovest si affaccia sull’Hudson River. Zona benestante e principalmente residenziale, è uno dei centri culturali e intellettuali di Manhattan.
Qui si trova il famoso American Museum of Natural History, luogo che affascina grandi e bambini con le sue incredibili esposizioni di dinosauri, meteoriti e culture indigene.
Per chi ama il teatro, il Lincoln Center for the Performing Arts è una tappa obbligata: ospita spettacoli di opera, balletto e concerti di musica classica di altissimo livello.

Harlem, il cuore della cultura afroamericana
Proseguendo verso nord, si arriva a Harlem, uno dei quartieri più caratteristici di Uptown New York, il cuore della storia e della cultura afroamericane.
Qui il leggendario Apollo Theater continua a essere un centro vitale per la musica e l’arte. Evento imperdibile: assistere a una delle sue serate di “Amateur Night”, dove nuovi talenti si esibiscono sul palco che ha lanciato artisti come Ella Fitzgerald e James Brown.
Per una pausa gustosa, i ristoranti di soul food di Harlem offrono delizie culinarie come il pollo fritto, le costine e il mac ‘n’ cheese.

Attrazioni a pochi passi da Uptown New York
Anche se a New York sembra non esistere niente di contenuto, tanto meno le distanze, davvero a pochi passi da Uptown New York ci sono attrazioni classiche da visitare assolutamente.
A Midtown Manhattan, uno dei quartieri più noti della città, il Museum of Modern Art è imperdibile per gli amanti dell’arte. Il MoMA è la vetta dei musei moderni, probabilmente il più noto al mondo. Dall’Impressionismo al Cubismo, dal Futurismo alla Pop art, ci si può amabilmente perdere tra le sue stanze. Tra le sue opere più famose? Notte stellata di Van Gogh, La persistenza della memoria di Dalì, Les Demoiselles d’Avignon di Picasso…
Poco più avanti ecco il Rockefeller Center, complesso di edifici commerciali che include la pista di pattinaggio su ghiaccio, il Radio City Music Hall e il famoso Top of the Rock Observation Deck, per viste spettacolari sullo skyline.

Un altro punto di osservazione straordinario sulla città è The Summit, l’osservatorio situato nel grattacielo One Vanderbilt, uno degli edifici più alti di New York. L’osservatorio si sviluppa su quattro piani, su una superficie di seimila metri quadrati. Oltre alla meraviglia della vista, a 369 metri d’altezza, The Summit offre un’esperienza immersiva e sensoriale, grazie alla musica rilassante e ai 2500 specchi che creano un incredibile gioco di riflessi. Un aperitivo, sorseggiando un bicchiere di fronte alla vista strabiliante, è un’occasione da non perdere.
Non c’è viaggio a New York senza una visita a Times Square, famosa per le sue luci brillanti, i teatri di Broadway e l’atmosfera vivace.
Aveva ragione Simone de Beauvoir: «C’è qualcosa nell’aria di New York che rende inutile il sonno».