BMW serie 5, più grande, più green, più potente

BMW serie 5, più grande, più green, più potente

di Digital Team

Aumenta in tutto l’ottava generazione della berlina bavarese. Anche nel rispetto dell’ambiente. Ibrida turbodiesel e due varianti a zero emissioni

Si è alzato il velo sul teaser ufficiale della nuova BMW Serie 5 Touring plug-in hybrid, la cui presentazione definitiva avverrà a primavera 2024, quando sarà proposta anche in una super variante elettrica da 601 CV. Ne ha fatta di strada, in più di cinquant’anni, la BMW Serie 5. E mentre il mercato italiano è in attesa del modello di futura generazione della station wagon tedesca (uno dei più amati), noi abbiamo provato la nuova berlina, cresciuta in dimensioni e in tecnologia. E con un look più aggressivo. Siamo all’ottava generazione e anche questa, come consuetudine da ormai 50 anni, è prodotta presso il polo produttivo bavarese di Dingolfing, da dove arrivano anche le batterie per BMW i5, la versione elettrica. Con il nuovo modello, infatti, lo spostamento del baricentro verso la propulsione a batteria è drastico. Tanto che la motorizzazione a emissioni zero è l’unica a essere offerta su tutti i mercati globali. Per le altre, plug-in, benzina e diesel, la diffusione sarà soltanto regionale, a seconda delle esigenze locali. 


Noi siamo saliti sulla 520d turbodiesel ibrido mild 48V da 197 CV, più un giro con la versione elettrica, la BMW i5, in autostrada e nelle strade provinciali, per un totale di 250 km da Milano a Biella, passando per il Santuario di Oropa.

In autostrada si apprezzano il comfort acustico, un gran lavoro delle sospensioni e il comportamento degli assistenti alla guida ADAS. Nella versione turbodiesel, con andature autostradali, il consumo è stato di circa 20 km/litro, mentre salendo e scendendo dalla strada che arriva al Santuario, il consumo è arrivato a circa 12 km/litro, con una buona compostezza tra le curve. Per quanto riguarda la versione elettrica, la macchina è confortevole e potente. E, a fine giro, l’autonomia era sotto la metà.

Più in generale, la nuova Serie 5 è più lunga, arrivando a 5,07 metri e più pesante (come ovvio, per la presenza delle batterie). Esteticamente si nota un aggiornamento stilistico che vede linee spigolose e all’anteriore un’ampia calandra a doppio rene, mentre alle estremità sono presenti i fari che, in opzione, sono anche adattivi a Led. L’imponenza della vettura è enfatizzata dai cerchi in lega con dimensioni da 18 pollici (standard) che raggiungono, a richiesta, i 21 pollici.


Gli interni hanno una gestione dello spazio più razionale, a cui si aggiunge un aumento dell’insonorizzazione. I materiali utilizzati rispecchiano i dettami attuali, tutti orientati alla sostenibilità, quindi non provengono da fonti animali. Ecco che sedili, plancia, pannelli portiera e corona del volante hanno un rivestimento ribattezzato Veganza (disponibile anche in una versione perforata), a simulare ancor meglio l’effetto dei pellami naturali.

L’abitacolo è molto più digitale: meno tasti fisici, più funzioni controllabili dal BMW Curved Display, qui nella sua versione con schermo strumenti da 12,3″ e infotainment da 14,9″. Anche il volante è stato ridisegnato: oltre alla sezione inferiore piatta, ha anche nuovi pannelli di controllo sulle razze. Il nuovo sistema operativo 8.5 aggiorna il precedente presentando una home page con icone sistemate verticalmente. Inoltre, grazie al QuickSelect, è possibile selezionare la funzione desiderata senza dover accedere a dei menu secondari. 


La nuova berlina tedesca, come si diceva all’inizio, vede l’elettrico al centro del progetto. Due le varianti a zero emissioni: la i5 eDrive40, con schema single motor, trazione posteriore con 340 CV, e la M60 xDrive, che con il powertrain dual motor offre la trazione integrale elettrica e arriva a erogare 601 CV nella modalità M Sport Boost. Su entrambi i modelli è montata la stessa batteria da 81,2 kWh: associata all’ultimo aggiornamento del sistema di recupero adattivo dell’energia, secondo BMW, l’autonomia si aggira intorno ai 450-500 km.

Uno dei punti su cui la Serie 5 ha fatto i progressi più significativi è quello degli Adas: spicca, in particolare, il nuovo Driving assistant professional (a richiesta) che include Steering e Lane control assist con Distance control e funzione Stop&go. Su alcuni mercati, come quelli tedesco, statunitense e canadese, c’è anche l’Highway assistant che gestisce in maniera autonoma lo sterzo fino a 130 km/h e permette di togliere le mani dal volante, pur tenendo fermo l’elemento dell’attenzione del guidatore sulla strada e sul traffico. Altrimenti detto eyes-on. C’è poi l’Active lane change assist, che può essere messo in funzione con il movimento oculare: quando il veicolo suggerisce il cambio di corsia, il guidatore può volgere lo sguardo al retrovisore della direzione di svolta per confermare la manovra. 


I prezzi? Si parte da 66.800 euro per la BMW 520i, da 67.900 euro per la BMW 520d, da 72.300 euro per la BMW 530e, da 84.300 euro per la BMW 550e, da 74.400 euro per la BMW i5 eDrive 40 e da 100.200 euro per la BMW i5 M60 xDrive.

Infine, la Casa tedesca fa sapere che la Serie 5 Touring sarà disponibile con le stesse motorizzazioni presenti nella gamma della Serie 5 berlina. Ciò significa che nel listino troveremo una versione mild hybrid a benzina 520i sDrive a trazione posteriore da 184 CV e le mild hybrid a diesel 520d sDrive e xDrive da 197 CV. La BMW i5 Touring, invece, sarà declinata nelle varianti eDrive40 da 340 CV e M60 da 601 CV.