Abbiamo guidato la Ferrari SF90 Stradale Assetto Fiorano (in attesa della XX)

Abbiamo guidato la Ferrari SF90 Stradale Assetto Fiorano (in attesa della XX)

di Marco Coletto

Abbiamo guidato nel nord della Sardegna la SF90 Stradale Assetto Fiorano, la Ferrari di serie più potente di sempre prima dell’arrivo (pochi giorni fa) della XX. 1.000 CV a disposizione per due giorni: più che un semplice viaggio…

Tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero poter guidare una Ferrari: avere a disposizione tantissimi cavalli, una delle auto più desiderate al mondo e una strada libera fa acquisire una maggiore consapevolezza di sé, dei propri punti di forza e dei propri limiti.

Limiti che la Casa emiliana è abituata a superare da sempre e, come da tradizione, nel modo più veloce possibile. Volete un esempio? Quando ci siamo messi al volante della SF90 Stradale per la prima volta, lo scorso 24 giugno, avevamo tra le mani la Rossa di serie più potente della storia (1.000 CV). Ebbene, cinque giorni dopo questo primato è stato battuto da un’altra hypercar, la SF90 XX Stradale: 30 puledri (e tanto altro) in più…

In occasione del Ferrari Tour Sardegna 2023, un evento esclusivo rivolto ai clienti del Cavallino e caratterizzato dall’eccellenza (nella scelta dei percorsi, dei ristoranti e degli alberghi) abbiamo avuto l’opportunità di guidare per due giorni nel nord dell’isola la SF90 Stradale: scopriamo insieme questa “belva” a trazione integrale.

Ieri, oggi e domani

La Ferrari SF90 Stradale protagonista del nostro “primo contatto” racchiude il passato, il presente e il futuro dell’automobilismo: il piacere di guida e la meccanica delle supercar d’altri tempi, la tecnologia all’avanguardia e l’elettrificazione.

È ibrida plug-in. Monta un possente motore 4.0 V8 biturbo da 780 CV abbinato a tre propulsori elettrici con una potenza complessiva di 220 CV. Tre unità a emissioni zero – una dietro, collocata tra il propulsore a benzina e l’ottimo cambio automatico a doppia frizione a 8 rapporti, e due davanti – che oltre a supportare quella termica principale consentono alla coupè di Maranello di percorrere 25 chilometri in modalità elettrica (a patto di ricaricare la batteria) fino a una velocità massima di 135 km/h. Un’opzione “eco” molto apprezzata in quelle occasioni in cui non si vuole condividere con gli altri la sinfonia celestiale proveniente dagli otto cilindri.


Ferrari SF90 Stradale interni

Benvenuti a bordo

L’abitacolo della Ferrari SF90 Stradale – spazioso per due – può spiazzare chi è abituato alle auto “normali” e non solo per i sedili sportivissimi con cinture a quattro punti (optional). La plancia è priva del tradizionale schermo al centro, rimpiazzato da un cruscotto digitale curvo da 16”. C’è anche un display più piccolo, da 8,8”, dedicato al passeggero.

Quasi tutto si gestisce dal volante: gli indicatori di direzione molto intuitivi (a differenza di quelli di altre rivali emiliane), le modalità di guida e l’infotainment (poco immediata la risposta dei comandi touch sulla razza destra).

In basso, sotto il Cavallino, basta premere (due volte) “Engine Start-Stop” per scatenare l’inferno ma prima di partire bisogna compiere ancora due gesti: spostare la “levetta” del cambio in A e dare un colpo alla paletta sulla destra per inserire la prima marcia.


Ferrari SF90 Stradale

Su strada

La Ferrari SF90 Stradale guidata nel nostro test è una Assetto Fiorano: un pacchetto tecnico che accentua ulteriormente la vocazione “racing” della vettura. Tante le modifiche apportate: peso ridotto grazie all’utilizzo di materiali come fibra di carbonio e titanio, ammortizzatori derivati da quelli usati dalle vetture del Cavallino impegnate nelle competizioni GT e pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 studiati per migliorare le performance in circuito. Ultimo, ma non meno importante, lo spoiler posteriore più pronunciato che aumenta il carico aerodinamico.

Il risultato finale? Una vettura studiata espressamente per limare il tempo in pista ma che non disdegna la strada. Una hypercar che non ama molto le sconnessioni ma che è in grado di soddisfare tutti: dal guidatore poco esperto (merito di un comportamento rassicurante nell’uso normale) al pilota professionista abituato ad andare al limite. Una sportiva da track day che sarebbe perfetta anche per un weekend in coppia, se solo fosse più sfruttabile: il bagagliaio anteriore è davvero minuscolo.

Quattro le modalità di guida: oltre a quella completamente elettrica eDrive e alla “standard” Hybrid ce ne sono altre due rivolte a chi vuole il divertimento. Spostando il manettino su Performance il sistema forza il V8 a rimanere sempre acceso e privilegia il mantenimento della carica della batteria rispetto all’efficienza per avere piena disponibilità non appena c’è bisogno.

Un bisogno che viene soddisfatto quando si guida in Qualify, con tutti e mille i cavalli che collaborano insieme per regalare le massime prestazioni. I quattro motori – quello a benzina più i tre elettrici – spingono fortissimo (340 km/h di velocità massima, “0-100” in 2,5 secondi, “0-200” in 6,7 secondi) e nelle curve coinvolge ed emoziona senza mai intimorire: merito di uno sterzo preciso e sensibile come pochi altri e di un cambio rapidissimo nei passaggi marcia. E quando bisogna fermarsi? Nessun problema: l’impianto carboceramico è potentissimo e in meno di 30 metri si riesce a passare da 100 chilometri orari a zero. Un risultato impressionante per un’auto che pesa oltre 1.500 kg.