Maserati GranTurismo Trofeo, il grandissimo lusso italiano

Maserati GranTurismo Trofeo, il grandissimo lusso italiano

di Adriano Tosi

La nuova stradale marchiata col Tridente unisce design sofisticato, artigianalità preziosa, tecnologia d’avanguardia e materiali sostenibili. E se volete prestazioni da brivido, presto sarà anche elettrica. Con un nome che dice tutto: Folgore!

Trofeo. Chi ha un minimo di memoria storica, unita a un debole per il marchio Maserati, sa che quelle sei lettere significano una cosa sola: massime prestazioni. Trofeo era infatti il nome del campionato monomarca che si disputava a inizio anni Duemila, con le Granturismo dell’epoca.  Rispetto ad allora, i cilindri sono 6, due in meno, comunque ampiamente compensati dalla sovralimentazione, e la GranTurismo è cresciuta in tutti i sensi. Ma andiamo con ordine e iniziamo specificando che la Maserati GranTurismo Trofeo che vedete è 100% stradale, nulla a che fare con le corse.


L’ispirazione racing torna però prepotentemente a galla non appena si toglie lo sguardo dalla targa e si prende in mano la scheda tecnica. 550 CV di potenza e 650 Nm di coppia, per uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e 320 km/h di velocità massima. Impressionante. Valori da urlo ottenuti grazie a una tecnologia sopraffina, che raddoppia quasi tutto per porsi come riferimento: una precamera di combustione si aggiunge a quella principale; le candele di accensione sono due per cilindro e doppio è anche il sistema di iniezione della benzina, indiretta e diretta. In più, la V tra i sei cilindri ha un angolo di 90°, cioè più aperto di quanto si faccia di solito con questa architettura di motori, per abbassare il baricentro. Per i pochi che non lo avessero capito, gli ingegneri Maserati hanno fatto di tutto per favorire la dinamica del veicolo in curva.


E avvicinare all’asfalto le masse più gravose per migliorare tenuta di strada, agilità e facilità di guida. A tal proposito sono da segnalare anche il differenziale autobloccante posteriore di tipo meccanico con controllo elettronico, il cui scopo è quello di scaricare a terra tutta l’esuberanza del V6. Ancora, le sospensioni sono ad aria – quindi a molle pneumatiche – con quadrilateri anteriori e multilink posteriori. Uno schema sofisticato, il cui lavoro è finalizzato da gomme anteriori 265/30 R 20 e posteriori 295/30 R221. Come non citare i freni, altra eccellenza italiana? Sono Brembo da 380 mm a sei pistoncini davanti e da 350 mm e quattro pistoncini dietro.


Esaurito l’aspetto tecnico (anche se si potrebbe andare avanti ore…), spostiamoci sul design. Anzi no, perché ogni parola sarebbe non solo superflua ma rischierebbe di snaturare ciò che di meraviglioso ha creato il Centro Stile Maserati. L’invito è dunque di soffermarvi sulle foto. Guardatela bene e poi osservatela ancora. E sappiate che non avete visto tutto, perché è solo dal vivo che ogni piega, ogni riflesso di luce generato dalla carrozzeria gioca il gioco della seduzione. Al quale è impossibile resistere: se avete oltre 200.000 euro che vi avanzano e non volete spenderli per una macchina, tenetevi lontano dalla GranTurismo; Trofeo, Modena o Folgore che sia. Dentro, chi ha guidato Maserati in passato si sentirà subito a casa. Il che non significa che tutto è rimasto uguale a un tempo, anzi. L’hi-tech la fa da padrone anche qui ma plasmato sui canoni stilistici del Tridente. L’abitacolo riprende l’impostazione vista sul Suv Grecale: il display della strumentazione davanti al pilota è da 12.2” e mostra schermate che cambiano in base alle modalità di guida; queste ultime sono selezionabili con il rotore sul volante.


Al centro della plancia c’è un doppio schermo: quello superiore, da 12.3” di diagonale, è dedicato all’infotainment. Quello inferiore, da 8.8”, serve per regolare il climatizzatore, i sedili e i controlli di trazione e stabilità. Capitolo connettività: il software è in grado di far collegare tramite wi-fi fino a otto dispositivi diversi ed è sviluppato sulla base di Android Automotive. Una piattaforma nativa per le auto e da non confondere con Android Auto, che è invece un adattamento, per quanto ben riuscito, di un software per smartphone. Completano il quadro l’assistente vocale integrato Amazon Alexa, che memorizza fino a cinque profili utente diversi e ha il funzionamento wireless per Apple Car Play e Android Auto. Anche il classico orologio Maserati ora è digitale e, soprattutto, non è più solo orologio, visto che offre schermate relative all’uso dei comandi e alle prestazioni.


Per quello che riguarda le finiture degli interni siamo nel campo dell’alta scuola artigianale italiana. La pelle riveste la plancia e i sedili, che sfoggiano cuciture a contrasto, sono contenitivi e al tempo stesso comodi per viaggiare. Tra i rivestimenti sono disponibili anche materiali riciclati come l’Econyl, perché, anche se nella GranTurismo Trofeo scorre benzina e non elettroni come nella Folgore, l’ambiente va sempre rispettato.