Mazda CX-60 e Skyactiv D, la rivincita del termico

Mazda CX-60 e Skyactiv D, la rivincita del termico

di Digital Team

La casa giapponese affronta il tema della mobilità sostenibile con un’articolata strategia multisoluzione. Benzina, ibrida e perfino motori a gasolio, ai quali dedica tecnologie all’avanguardia. E che propone sul suo Suv più importante

Non tutte le case automobilistiche non intendono mandare in pensione i motori a gasolio. In primis, perché anni di consistenti investimenti hanno reso queste unità sempre più sobrie e più pulite, in alcuni casi anche più di quelle a benzina. Poi, perché la caccia per estinguere questi motori è aperta solo in Europa, quindi un costruttore che ha una visione globale deve soddisfare anche i mercati extraeuropei, che siano quelli medio-orientali che galleggiano sul petrolio piuttosto che quelli africani, dove è davvero impensabile pensare che si possa arrivare a network di ricarica diffusi capillarmente. La Mazda, piccola ma ingegnosa casa che sforna da sempre tecnologie avanzate, accanto a vari proposte di elettrificazione ibrida leggera, al recupero del motore Wankel per fare da generatore ai powertrain elettrici da poco è entrata nel settore dell’ibrido alla spina con la CX-60: il più grosso suv che vende in Europa. Dopo questa proposta che è anche la Mazda stradale più potente di sempre, la casa di Hiroshima ha allargato la famiglia della Cx-60 con due versioni mild hybrid con tecnologia a 48V spinte da un grosso motore a 6 cilindri di 3,3 litri, declinato in due livelli di potenza. Una con 200 CV per la versione a trazione posteriore che, tra l’altro, è sempre più una rarità, e una con 249 CV a trazione integrale.


CX-60, la prima Mazda di una nuova specie

Anche con queste motorizzazioni la CX-60 conferma di essere la prima Mazda di una nuova specie. Infatti, questo suv si basa su un’architettura modulare specifica, sviluppata per modelli di robusta corporatura con motore longitudinale e studiata anche per ospita un grande pacco batteria sotto al pavimento tra gli assi ruota, come nel caso della versione ibrida plug-in. Per quanto riguarda le motorizzazioni diesel sia la frazionatura a 6 cilindri sia la grossa cilindrata sono state scelte per avvantaggiare la combustione, quindi l’efficienza generale a ogni regime per centellinare il consumo di carburante. Fattore su cui si riflette anche la tecnologia mild-hybrid 48V assieme al sistema DCPCI, che contribuisce a migliorare la combustione abbattendo le emissioni di CO2 avvantaggiando, nel contempo, la prontezza di risposta ai comandi dell’acceleratore e la riduzione della rumorosità.


Muscolosa ed elegante

L’aspetto della CX-60 ripropone in formato quello di altri suv Mazda. La linea è caratterizzata da una silhouette nella quale risaltano il lungo frontale, l’abitacolo arretrato e le proporzioni equilibrate, grazie anche al contributo del layout dell’architettura Large Platform. Quest’ultima si fa valere anche nei confronti dell’ampiezza dell’abitacolo che offre tanto spazio anche a chi siede dietro e della capacità di carico. Le dimensioni dell’ambiente avvantaggiano anche il corretto allineamento tra sedile guida, pedaliera e piantone del volante. La CX-60 riserva a chi guida anche un’innovativa tecnologia opzionale per sistemarsi nel modo migliore. Il sistema si attiva dal display dell’infotainment in cui si imposta l’altezza del guidatore e, poi, una serie di telecamere interne dà gli input per la regolazione automatica del sedile, del volante e dei retrovisori in funzione della taglia del pilota. Il sistema memorizza sei configurazioni, che vengono richiamate in base al riconoscimento facciale del guidatore. L’arredamento è elegante, realizzato con materiali di qualità, rifinito con molta cura, integra molti portaoggetti degni di questa denominazione e tante prese Usb. Tuttavia, propone anche tanti interruttori fisici non sempre ben identificabili sulla consolle centrale e alla sinistra del volante. L’ambiente è ben digitalizzato poiché integra il display da 12,3” della strumentazione configurabile, l’head up display e lo schermo centrale da 12,3” dell’infotainment. Quest’ultimo si gestisce attraverso una manopola sulla consolle centrale ed è sensibile al tocco solo quando si collegano via wireless Apple CarPlay o Android Auto. L’equipaggiamento è completo per tutti i livelli di allestimento (Prime Line, Exclusive Line, Homura e Takumi) tanto che solo sull’entry-level riservato alla CX-60 eSkyactive D con 200 CV spicca solo l’assenza più rilevate è quella dell’head up display. Per quanto riguarda i prezzi, considerando l’intera gamma, vanno da 55.135 a 64.420 euro.


Una grande viaggiatrice che consuma poco

La CX-60 diesel a trazione integrale, che adotta un sistema che per limitare il consumo disaccoppia l’asse anteriore quando non vi sono problemi di motricità, si comporta sempre bene ed è affidabile in ogni situazione, pur trasmettendo la sensazione di trovarsi maggiormente a suo agio sui percorsi veloci e negli ampi spazi per via delle generose dimensioni e della massa importante. Dinamicamente convince anche per il confort e stupisce per i bassi consumi, perché alla prova dei fatti su un percorso misto alla fine della prova abbiamo registrato una percorrenza superiore ai 20 chilometri con un litro, quindi assai vicina a quella che dichiara la Mazda. La gradevolezza della guida, così come il confort, è sostenuta anche dal rendimento del grosso motore diesel, che gira sempre in maniera rotonda e piuttosto sommessamente e, all’occorrenza, è pronto a mettere in campo una buona dose di brillantezza, sebbene senza sfoderare un temperamento sportivo. E, per di più, senza perdere per strada la fluidità dell’erogazione, sulla quale si riverbera anche un’altra tecnologia di questo modello: il compatto cambio automatico a 8 marce privo di convertitore sostituito da frizioni multidisco.

I numeri della Mazda CX-60 3.3L e-Skyactiv D MHybrid Boost 48V AWD

Motore 6 cilindri in linea, 3,3 litri

Potenza massima 249 cv a 3.750 giri

Coppia massima 550 Nm tra 1.500 e 2.400 g/m

Cambio automatico con 8 marce

Trazione integrale

Consumo medio (km/l) 5,2

Velocità 219 km/h

Accelerazione 0-100 km/h 7”4

Lunghezza/larghezza/altezza (cm) 474/189/168

Passo (cm) 287

Peso ordine di marcia (kg) 1.884

Capacità bagagliaio (litri) 570/1.726

Prezzo (versione Homura) 62.920 euro