

Porsche Macan, giungla urbana sarai mia
Design, certo, ma anche cura maniacale per l’aerodinamica, prestazioni e piacere di guida. La nuova Porsche Macan guarda avanti: un Suv elettrico per il mondo del futuro
Guardatela bene, in modo particolare davanti, la nuova Porsche Macan. Vi ricorda la Taycan? Se sì, siete sulla strada giusta. Per due motivi: il primo è che la somiglianza è evidente. Il secondo è che, proprio come la Taycan, la nuova Macan è solo ed esclusivamente elettrica. Rimaniamo un attimo sullo stile: segni distintivi e comuni agli altri modelli sono i fari diurni anteriori a quattro elementi e quelli principali posizionati nel paraurti.
Dietro, spiccano la barra Led a sviluppo orizzontale e il lunotto particolarmente inclinato, che avvicina la linea della Porsche Macan a quella delle Suv-coupé. Design, certo, ma anche cura maniacale per l’aerodinamica: un aspetto fondamentale per ridurre la resistenza all’avanzamento, aumentando così l’efficienza (riduzione dei consumi) e l’autonomia. Un risultato reso possibile anche da nuovi elementi aerodinamici attivi: il Porsche Active Aerodynamics (PAA) prevede uno spoiler posteriore che si estende automaticamente e alette di raffreddamento attive sulle prese d’aria anteriori, che si aprono solo quando serve, evitando resistenze aerodinamiche inutili.

Il sottoscocca è piatto come sulle auto da corsa, anche nella zona dell’asse posteriore, mentre elementi attivi (e mobili) assicurano una bassa resistenza all’aria anche durante il molleggio. Normalmente, la Porsche Macan assume in automatico la configurazione aerodinamica di minima resistenza. In condizioni di guida più impegnative e/o quando le temperature salgono, il “vestito” aerodinamico si adegua alle esigenze.
Torniamo ora alla scelta di puntare tutto sull’elettrico. Arriva al momento giusto? Il mercato darà la risposta. La cosa certa è che in Porsche hanno avuto coraggio. Ciò che conosciamo con certezza sono i prezzi: 88.187 euro per la versione “4”, 121.242 per la Turbo. Più avanti i dettagli di ciascuna. Altro elemento certo è che tutto si potrà rimpiangere dei motori endotermici (benzina e diesel), ma non le prestazioni. Sì perché i numeri forniti dall’unità elettrica sono mostruosi.

Partiamo dalla coppia: 1.130 Nm di picco. Roba da stracciare gomme e asfalto, un’esplosione di energia. Non è da meno la potenza, sebbene il divario con i motori a combustione in questo caso sia inferiore: 639 CV per la Turbo, la versione più potente della gamma Macan (almeno per ora, più avanti non è da escludere l’arrivo della Turbo S), 408 CV per la “4”.
Ad alimentare tanta esuberanza di elettroni provvede una batteria di quelle formato “king size”: 100 kWh di capacità (95 quella netta), per 591 km di autonomia dichiarata (secondo il ciclo WLTP). Va da sé che se si dà fondo agli oltre 1.000 Nm e ai 600 CV abbondanti dei due motori, quei 591 km si riducono in maniera drastica e repentina.

In cambio, si ottiene però uno 0-100 km/h in 3,3 secondi e una velocità massima di 260 km/h. Meno “eclatante” la Macan 4, ma comunque abbondantemente all’altezza del marchio: 408 CV e 650 Nm di coppia, 5,1 secondi nello 0-100.
L’autonomia? 613 km. Capitolo tempi di ricarica: qui è bene approfondire un minimo la questione per tranquillizzare chi non è pratico con il mondo dell’elettrico. Si può rifornire fino a 270 kW in corrente continua, alle colonnine denominate “ultra-fast”: in questo modo si passa dal 10 all’80% in 21 minuti (in dieci minuti si guadagnano circa 240 km di autonomia).

La buona notizia è che colonnine di questo tipo sono più diffuse di quanto si pensi: se si sfrutta una delle tante app che aggregano i fornitori di energia si scoprirà che, in particolare nel Nord Italia, non si deve fare molta strada per trovarne una. Se si utilizza la corrente alternata a 9,6 kW di potenza, ci vogliono 11 ore per passare da 0 al 100%.
Una Porsche è tale non solo per le prestazioni sul dritto, ma anche e soprattutto per il piacere di guida e per l’efficacia tra le curve. Per gestire i numeri di cui sopra, la trazione è integrale, ottenuta tramite il posizionamento dei due motori su ogni asse. Le sospensioni sono a controllo elettronico e le ruote posteriori sterzanti: si angolano dalla parte opposta rispetto a quelle anteriori a bassa velocità, per aumentare l’agilità: nella stessa direzione alle alte velocità a favore della stabilità. Appurato che si tratti di una Porsche a 360°, va detto che la nuova Porsche Macan è a misura di famiglia.

Il bagagliaio ha una capacità di 540 litri, come quello di una station wagon media per capirci, cui si aggiungono gli 84 litri del vano anteriore. Nell’abitacolo si colgono tocchi di stile tipicamente Porsche, ma si respira tutta la modernità dei tre schermi, anzi quattro. Uno davanti agli occhi del guidatore; uno centrale, il più grande; un altro, optional, per il passeggero. Poi il virtuale, l’head up display che proietta frecce in realtà aumentata e offre un’immagine che corrisponde a quella di un display di 87 pollici. Il sistema operativo è uno dei migliori oggi disponibili: quello di Android Automotive.