Profumi da uomo: la leggerezza delle colonie

Profumi da uomo: la leggerezza delle colonie

di Eleonora Gionchi

Genderless, l’Acqua di Colonia è una creazione secolare che piace ancora oggi e ispira differenti versioni mantenendo però inalterato il suo cuore agrumato.

Unisex, molto fresca e ultra light: l’Acqua di Colonia è tutto ciò che si può volere quando si cerca un profumo-non profumo, poco invadente ma allo stesso tempo interessante.

Dalla ricetta storica, questa categoria è perfetta con le alte temperature e “l’effetto splash” è consigliato.

C di Colonia: la storia e tutto quello che c’è da sapere

Non propriamente un profumo, l’Acqua di Colonia è infatti caratterizzata da una bassa concentrazione – fra il 4 e il 6% – che la rende estremamente fresca (ma anche poco persistente) rispetto a tutte le altre creazioni olfattive.

La storia narra che la prima a essere stata creata fosse quella per Caterina de’ Medici, che la introdusse nella corte francese nel corso del ‘500. In realtà la formula ufficiale è del 1725 pensata a Colonia – da qui il nome – da Giovanni Paolo Feminis.

La caratteristica fondamentale è appunto la freschezza ottenuta dal mix di agrumi contenuti all’interno, in particolare bergamotto, limone e arancio ma anche cedro e pompelmo.

Una piramide olfattiva decisamente unisex, tant’è che ancora oggi è molto amata da uomini e donne e – proprio per la sua leggerezza – dev’essere spruzzata nei punti dove c’è il battito, quindi orecchi, polsi e collo. In questo caso, è adatta anche per i vestiti.

Attualmente esistono molte versioni di colonie, dalle più classiche a quelle più intense, come quelle del francese Atelier Cologne che ha pensato a una nuova formula, la cologne absolue, dall’altissima concentrazione, 15-20%, grazie all’aggiunta di oli essenziali sulla base classica.

Acque di colonia: la nostra selezione