Cinque consigli per scegliere creme naturali e biologiche
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Cinque consigli per scegliere creme naturali e biologiche

di Michele Mereu

Un’esperta di cosmetici spiega come acquistare cosmetici privi di sostanze dannose per la salute della pelle

Il tema dei cosmetici bio o “clean” – dall’inglese pulito n.d.r -, ovvero di quei prodotti beauty privi di sostanze potenzialmente dannose per la pelle (come ad esempio la paraffina e parabeni) è uno dei temi più d’attualità nel mondo della cosmesi.

A dimostrazione della sua importanza, l’ultima edizione della manifestazione Pitti Fragranze (che si svolge ogni anno nel mese di settembre a Firenze) gli ha dedicato un dibattito, al quale hanno partecipato esperti del settore, giornalisti e cosmetologici.

Per i non addetti ai lavori, noi di Iconmagazine.it, abbiamo chiesto a Francesca di Lenardo, fondatrice del marchio-pulito e made in Italy Insium, 5 consigli per acquistare cosmetici formulati con sole materie prime in grado di dare reali benefici alla pelle che siano essi bio, naturali o “clean”.

Prodotti bio, naturali, vegani o clean: le differenze


Detergente viso detox della linea bio di Garnier

La parola d’ordine del momento nel mondo skincare è ‘pulito’. Insieme ad altri termini come ‘bio’, “vegano” o ‘naturale’, viene utilizzato per descrivere ogni tipo di prodotto per la cura della pelle.

I marchi usano il termine ‘pulito’ per indicare che i prodotti non contengono determinati ingredienti (naturali o sintetici) che considerano controversi o non sicuri, per la pelle o per l’ambiente come parabeni, siliconi o petrolati.

Naturalmente per alcuni è solo un’operazione di marketing, mentre alcune aziende vedono nell’eliminazione di alcuni ingredienti un passo avanti nella ricerca di prodotti sempre più mirati, efficaci e concentrati.

Make-up e skincare: i prodotti biologici

La parola ‘biologico’ è riferita in questo caso al metodo di coltivazione delle materie prime che esclude o limita l’utilizzo di prodotti chimici come ad esempio i pesticidi.

Un prodotto per la cura personale può essere etichettato come biologico se contiene almeno il 70% di ingredienti biologici.

Make-up e skincare: i prodotti eco

In questo caso, il significato è semplice e contemporaneamente vago: i prodotti ‘eco’ sono infatti – lapalissianamente – ecologici

Ovvero hanno un basso impatto ambientale, dovuto ai processi produttivi o a quelli di smaltimento.

Make-up e skincare: i prodotti naturali

Questa classificazione indica tutti quei prodotti che si basano sull’uso di ingredienti di origine botanica esistenti o di derivazione naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi, e prodotti in modo tale da preservarne l’integrità.

Purtroppo il termine “naturale” è abusato dalle aziende cosmetiche che approfittano di un vuoto legislativo in materia (sia in Italia che a livello europeo). La legge infatti non ha ancora stabilito con esattezza i parametri secondo cui un cosmetico può essere definito naturale oppure no.

Make-up e skincare: i prodotti vegani

Sono tutti quei prodotti che non utilizzano in alcun modo ingredienti di derivazione animale, come per esempio “cera alba” (cera d’api), “collagen” (collagene di derivazione animale),  “helix asperis” (bava di lumaca).

I vantaggi dei cosmetici senza paraffina e siliconi


Il principale vantaggio di un trattamento con queste caratteristiche è che la pelle ha una maggiore capacità di tornare al suo stato di equilibrio originale, liberandosi dagli ingredienti che spesso ostruiscono i pori o addirittura rimuovono il naturale strato di protezione della pelle.

Quando eliminiamo dalla nostra beauty routine ingredienti come oli minerali, siliconi, coloranti, e utilizziamo solo sostanze “buone” le diamo la piena opportunità di rigenerarsi.

Come verificare la lista degli ingredienti


La prima cosa che si può fare per riconoscere i diversi tipi di prodotti green è isolare i primi 7 ingredienti elencati nella sua composizione.

I marchi sono obbligati a scrivere i loro ingredienti nell’ordine di concentrazione, dalla più alta alla più bassa.

Come regola generale, i primi sette ingredienti compongono la maggior parte (circa l’80%) del prodotto: quindi quelli sono i più importanti da controllare.

L’ INCI è un sistema standardizzato di nomi che include termini scientifici, latini e inglesi. Quindi ‘Aqua’ invece di acqua, o ‘tocopherol’ invece di Vitamina E, “dimethicone” al posto si silicone e “Butyrospermum Parkii Butter” per il burro di karitè.

Fortunatamente, esistono alcuni siti web, che spiegano esattamente gli ingredienti contenuti nei cosmetici: cosa sono, quale origine hanno e perché sono stati inseriti nella formula. Consultarli è molto utile.

Cosmetici bio, vegani, naturali: le certificazioni vengono in aiuto


Le certificazioni possono aiutare una scelta più consapevole. Per esempio un prodotto che è legittimamente biologico dovrebbe elencare l’agenzia di certificazione biologica sull’etichetta “Ecocert” (certificazione europea), così come per un prodotto vegano sono importanti le certificazioni PETA e VIVO (cruelty free).

Se vedete un sigillo che non riconoscete, fate una ricerca su di esso per assicurarvi che sia legittimo.

Molto utile inoltre guardare i test effettuati sui prodotti che di solito sono indicati anche sulla scatola: “dermatologicamente testato”, “dermatologicamente testato su pelli sensibili”, “testato ai metalli pesanti”.

Più costoso, più efficace?


Sicuramente il prezzo della cosmetica “clean” è più alto rispetto ai cosmetici tradizionali. Le materie prime utilizzate sono più pregiate, quindi più costose.

Questo dipende anche dal fatto che, per esempio, non usando conservanti (spesso responsabili di forti allergie) i formulatori devono puntare su materie prime di alta qualità, per far sì che i prodotti non subiscano deterioramenti.

Inoltre gli attivi “biotecnologici” che sono i più efficaci sul risultato anti-age, sono frutto di anni di ricerca e quindi decisamente onerosi.