Quattro fragranze descritte dal loro inventore, Silvio Levi

Una vita che scorre da anni tra lavoro e capolavori della Profumeria Artistica, quella di Silvio Levi, Presidente di Calé (che distribuisce in Italia marchi della profumeria internazionale come Creed e Floris, solo per citarne alcuni).

 Dopo tanti anni passati a dar voce alle fragranze di altri brand, è stato naturale che mi venisse voglia di tradurre in “forma olfattiva” delle storie vissute personalmente. L’amicizia di grandi nasi poi mi ha permesso di condividere con loro le mie storie e a farli entrare nei miei racconti per creare a quattro mani

dice Levi.

 È così che nel 2008 nasce Calé-Fragranze d’Autore. I codici del marchio sono la semplicità, l’immediatezza, l’assenza di richiami al lusso pretestuoso, l’italianità, il piacere di raccontare e condividere. Per noi di Icon Silvio Levi ha selezionato quattro fragranze (delle dieci in commercio) che raccontano al meglio lo spirito della collezione, le sue ispirazioni e la sua poesia.

Fulgor e Roboris, due facce della stessa medaglia. Nell’agosto 2004 ho vissuto un evento straordinario nella Death Valley. Un inatteso temporale, su un deserto che da oltre cinquanta anni non riceveva una goccia di pioggia. L’emozione di percepire la potenza e l’umidità del temporale, la sensazione della prima goccia che cade su una roccia arroventata evaporando all’istante, ha dato vita a Fulgor, una fragranza minerale, elettrica, potentissima, primordiale creata con il profumiere Maurizio Cerizza. Pirite, grafite, cassis, foglie di fico, patchouli, magnolia, incenso, zafferano tra gli ingredienti principali.

La medesima esperienza ha generato anche un’altra fragranza molto diversa per celebrare la vita che la pioggia porterà nel deserto: Roboris, che in latino è il genitivo sia di vis, forza, che di robor, quercia. Un profumo ottimista, con tra l’altro rabarbaro, violetta, vetiver, sandalo, fiori di catctus, gelsomino e ambra grigia. Affidabile, rassicurante, gioioso. Per questa fragranza creata insieme al naso Mark Buxton, ho tratto ispirazione dalla filosofia di vita dei Lakota, gli indiani di quel territorio. 

Mistero. Ho creato questo profumo pensando a Barry Trost, chimico americano della Stanford University, e al naso Guy Robert padre di profumi quali Equipage , Caleche di Hermès, Madame Rochas di Rochas e Dioressence di Dior. Due grandi persone che mi hanno colpito per la loro umiltà ed umanità e che sono stati capaci di farmi crescere e credere in me. Un profumo dedicato a chi è ricco dentro e non ha bisogno di vantarsene, le cui note dominanti sono : oudh e riso basmati.

Tepidarium. Una vacanza alle Baleari, alle prese con un cocktail tropicale, osservando il tramonto può diventare un’ode alla spensieratezza a base di pompelmo, rhum, pina colada, the verde e vetiver. Questo è Tepidarium, un fragranza il cui nome è preso in prestito dalla zona temperata delle terme romane dove, senza subire i rigori del frigidario o le alte temperature del calidario, ci si rilassava e chiacchierava amabilmente.