L’edizione n.16 del salone internazionale porta nella città di Firenze il meglio della profumeria artistica e i nuovi marchi di bellezza e benessere. Un viaggio olfattivo per appassionati e veri intenditori

Dove inizia una fragranza e dove finisce? Questa la domanda che ha ispirato il tema di Pitti Fragranze n.16, evento che si è tenuto lo scorso weekend alla Stazione Leopolda di Firenze. Una panoramica sulla cultura olfattiva contemporanea che, in più, ha coinvolto tutta la città in un percorso di eventi e iniziative con l’obiettivo di indagare il mondo del profumo, in un dialogo con arte, letteratura e botanica grazie anche all’apertura di musei, giardini e concept store. In fiera sono state presentate le novità di 190 marchi da tutto il mondo (il 70% di questa edizione proviene dall’estero), negli ambiti della profumeria artistica, del benessere e della bellezza nella sua concezione più ampia. In esposizione, nomi affezionati e un’area speciale dedicata ai nuovi talenti. In gallery, il Best Of di Icon.

«Pitti Fragranze è diventato edizione dopo edizione il luogo per eccellenza dove scoprire le novità della profumeria artistica internazionale», racconta Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. «Dalle ultime creazioni dei nomi di riferimento del settore, ai prodotti dei marchi emergenti, in una dimensione sempre più lifestyle».

L’edizione 2018 ha raccontato una passione per il viaggio, che diventa percorso olfattivo, fil rouge e ispirazione di tante creazioni, alla ricerca degli ingredienti più preziosi. Viaggi sognati o reali, fisici o sensoriali, nel tempo o nello spirito, ma soprattutto un inno al viaggiare tout court, inteso come fondamentale esperienza di vita.
Tra le novità, il primo osservatorio su cultura e mercato della profumeria artistica in Italia; il focus sulla Vaniglia e i tesori del Madagascar e una serie di talk di Chandler Burr alla scoperta del pianeta Cina.