Tulipano e mimosa, mela e pera: per le fragranze maschili della primavera la parola d’ordine è leggerezza

Abbandonate le fragranze invernali più intense, la primavera è il momento giusto per puntare sulla leggerezza. Lasciando ancora da parte le materie prime prettamente estive, una scelta interessante può essere quella di mix contrastanti, in equilibrio tra note più avvolgenti e altre più leggere. Fiori e frutti, quindi, nei profumi maschili della primavera. Di seguito i 5 ingredienti più utilizzati:

Tulipano
Delicato, semplice nella sua eleganza, il tulipano è tra i primi fiori dell’anno. Nota floreale meno diffusa rispetto alle altre, è molto intrigante e sfaccettata perché per crearla bisogna associare differenti estratti ottenuti da diverse parti del fiore stesso, uniti ad altre note floreali. Delicato e pulito, il tulipano è esaltato soprattutto da fiori come il ciclamino oppure abbinato a ingredienti ‘croccanti’ come la mela e il melograno o a note muschiate che ricordano l’odore dei campi al mattino, ancora bagnati di rugiada.

Mela
Fa parte del gruppo di note olfattive definite ‘fruttate chiare’, sia per il colore della sua polpa ma soprattutto perché dona alla fragranza un sentore brioso ed energetico. Solitamente presente nelle note di testa, nella profumeria sono usate differenti tipologie di mele: rossa, verde e cotogna, che evoca proprio quella sensazione di croccantezza, dal gusto leggermente acidulo tipico del frutto.

Pera
Dalle caratteristiche olfattive simili alla mela, anch’essa è una nota associata all’idea luminosa di allegria: tendenzialmente infatti la si trova nelle fragranze che raccontano atmosfere di paesaggi, come giardini fioriti o serate di tarda primavera in campagna. Una nota fruttata che, anche se considerato un frutto tipicamente invernale, nella profumeria è presente in fragranze più fresche, spesso accompagnata da fiori, oppure diventa più vellutata e sensuale se in contrasto con rum e patchouli.

Geranio
La tipologia più diffusa è quella d’Egitto, seguono poi quella Bourbon e della Réunion. Il geranio è una nota fiorita fresca, estremamente calmante e balsamica, tant’è che è usata anche nell’aromaterapia. È un fiore molto elegante, infatti era sfoggiato sugli abiti dei dandy a cavallo tra ‘800 e ‘900, e ancora oggi ha mantenuto questo allure nella profumeria: lo si trova quindi in creazioni esotiche, vagamente sensuali, ed è enfatizzato dalla lavanda o dalle spezie.

Mimosa
Con lo spuntare dei suoi fiori gialli profumati, la primavera è nell’aria. Coltivata soprattutto tra Francia, India, Egitto e Marocco, per l’utilizzo in profumeria, vengono raccolti sia i fiori che le foglie, trattati assieme così da ricavare l’olio essenziale. La nota che si ottiene è molto verde e cipriata, meno intensa rispetto al profumo del fiore stesso, che si mescola a frutti più freschi.