Come i grandi marchi di beauty si stanno convertendo al green?

Come i grandi marchi di beauty si stanno convertendo al green?

di Eleonora Gionchi

Rivolta sempre più verso il green e la sostenibilità, la cosmesi è impegnata da alcuni anni a grandi trasformazioni del settore che coinvolgono non solo le materie prime utilizzate ma anche il pack e il consumatore finale

Bio, green, sostenibile e sostenibilità, naturale. Sono tutti termine che sono entrati sempre di più nel nostro quotidiano coinvolgendo diversi settori, compreso quello cosmetico. E la grande attenzione verso l’ambiente viene soprattutto dalle nuove generazioni, Millennials in primis, che chiedono sempre di più al mercato prodotti e linee più consapevoli. 

La green revolution del beauty

Ma come si traduce tutto questo? E poi, questo boom è vero o è solo tendenza? Prima di tutto, non è solo un trend ma è un vero cambiamento che tutto il settore sta subendo, così come altri, moda tra i primi.

Non a caso, anche i dati parlano chiaro: sondaggi di mercato hanno dimostrato che dal 2018 ad oggi c’è stato un aumento del 17% delle vendite di prodotti etici e bio, e che l’attenzione da parte dei consumatori di ambo i sessi verso gli ingredienti naturali è aumentata. Come hanno reagito le aziende? Adattandosi alla richiesta e rivoluzionando il loro modo di fare cosmetica.

I cambiamenti green dei marchi

Già un anno fa, il colosso Sephora aveva introdotto nei suoi store Good For, un nuovo percorso che evidenzia quanto ingredienti, pack e filiera dei singoli brand distribuiti sia “buoni” per il pianeta. Inoltre, tutti i prodotti a marchio Sephora seguono le 4R, ovvero riduci, riusa, ripensa e ricicla.

Garnier ha già introdotto da qualche anno pack riutilizzabili, compostabili e riciclabili con il grande obiettivo, entro il 2025, di cambiare completamente tutta la loro filiera diventando anche “carbon neutral”. Un cambiamento che coinvolge anche il consumatore finale: da quasi un anno, Yves Rocher è impegnata a chiedere ai suoi clienti la restituzione dei flaconi così da riulizzarli, con un risparmio di oltre 2700 tonnellate di plastica.

Una strada, quella della cosmesi verso il green e il sostenibile, che trova sempre maggiore conferma. Recentemente L’OCCITANE ha presentato la sua strategia sulla biodiversità al Congresso IUCN di Marsiglia 2021. L’obiettivo è quello di ridurre gli impatti negativi e di ampliare le iniziative positive, facendo leva su cinque pilastri fondamentali: misurare, evitare garantendo l’origine delle materie prime da agricolture che preservano la biodiversità, ridurre, restaurare e rigenerare, trasformare. Il Gruppo inoltre sta implementando la propria tabella di marcia per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2030.

Accanto alle linee bio, che devono garantire almeno il 95% degli ingredienti naturali, si affiancano anche linee vegane contenute all’interno di plastiche riciclate. Senza contare la conferma anche dell’agricosmesi: non più solo ingredienti bio e naturali ma sopratutto a chilometro zero coltivanti secondo l’agricoltura biodinamica e utilizzando energie rinnovabili, oltre a essere plastici-free. Insomma, dal piccolo produttore al colosso del settore, il mondo cosmesi si sta scoprendo sempre più green.