Viaggio nella foresta onirica Synthetic Jungle di Frédéric Malle

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Viaggio nella foresta onirica Synthetic Jungle di Frédéric Malle

Dalla prima collaborazione con Anne Flipo è nato Synthetic Jungle, una onirica e avvenieristica giungla fatta di colori e note floreali e verdi

A metà strada tra il mondo lussureggiante e in technicolor del kolossal di James Cameron Avatar e l’album, visionario per il 1979, The Secret Life of Plants di Stevie Wonder, Syntethic Jungle è luminoso, provocatorio, misterioso e ricrea un paesaggio verde, opulento e quasi avveniristico.

Omaggio ai profumi cult degli anni Settanta, l’ultima fragranza dell’Editions de Parfum Frédéric Malle è la prima che porta la firma olfattiva di Anne Flipo. 

Circondata dalla natura

Considerata all’avanguardia tra tutti gli artigiani olfattivi, e spesso spalla destra di Dominique Ropion, un’altra firma di diverse fragranze Frédéric Malle, Anne Flipo è cresciuta nel nord-est della Francia, circondata da verdissimi giardini. Flipo ha sempre avuto un rapporto molto particolare con la natura che ha poi tradotto nelle sue creazioni; un lavoro il suo che l’ha portata a essere una delle “maestre profumiere” più apprezzate a livello mondiale. 

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Profondamente amante delle combinazioni floreali e verdi, tanto da averne quasi un’ossessione, per Syntethic Jungle ha esplorato insieme a Malle la precisione delle materie prime sintetiche, ideali per ricreare la perfezione della natura. «Per replicare effettivamente la natura come la conosciamo c’è bisogno, paradossalmente, di sostanze sintetiche. Il profumo diventa interessante nel momento in cui entra in gioco la chimica» spiega Malle. Un paradosso molto amato dal fondatore. 

La forza delle note sintetiche

Estrarre un aroma naturale da un fiore vuol dire farlo, come in passato, tramite vapore o l’uso di solventi che però cuociono la componente floreale andandola così ad alterare e perdendo le note più fresche e fragili. L’uso invece di materie prime sintetiche permette di reintrodurre tutti questi dettagli, di creare non solo un profumo complesso ma di «Renderlo multidimensionale e intrigante, proprio come la natura stessa» spiega il fondatore. 

Su queste basi, quindi, la Giungla creata da Anne Flipo non è realistica ma iperrealistica, un sogno, immaginaria e fantastica, una vera e propria esperienza onirica. 

Basilico, mughetto, patchouli: la piramide olfattiva di Synthetic Jungle

Ispirato all’accordo verde del profumo personale di Estée Lauder, all’interno di Synthetic Jungle c’è lo stesso opulento basilico, unito a un bouquet ricomposto dalle note sintetiche di giacinto, mughetto, gelsomino e ylang-ylang.

Per renderlo più scintillante, quasi, ha combinato il ribes nero sintetico con l’acetato stirallile. A chiusura il naso ha “ripulito” le note di cuoio e chypre, coronandole con l’olio di patchouli, nota che collega l’umano con il vegetale, che dona contemporaneità e calore alla fragranza, permettendo di radicarsi e di essere più persistente sulla pelle. 

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Nella creazione di Synthetic Jungle, l’ultima di una serie di fragranze che racchiudono questo grande paradosso, «Ho provato la gioia di comporre senza vincoli di tempo, in un dialogo continuo con Frédéric Malle dove tutto è possibile» ha dichiarato Anne Flipo. 

Visionario, verde e lussureggiante Synthetic Jungle è un sogno in technicolor. 

Il profumo è disponibile nella boutique di Via Verri 2, a Milano e nelle profumerie concessionarie.