Progetti nuovi in mostra a Milano e non solo

Olfatto e vista, in alcuni casi anche tatto: quando l’arte incontra la profumeria nascono delle collaborazioni multisensoriali. Da non perdere.

Come sculture. Si parte dal packaging. Il flacone di Dark Saphir di Agonist, di un intenso blu zaffiro e che fuoriesce da un pezzo di ghiaccio, è la versione deluxe del profumo, realizzata a mano dai creativi di Kosta Boda. Non solo. L’opera Stone Forest di Kengo Kuma è dedicata alla Tuscan Soul Quintessential Collection, le creazioni esclusive di Salvatore Ferragamo che omaggiano la terra toscana, e viene esposta durante il Salone del Mobile di Milano: è interamente realizzata in marmo di Carrara.

I quadri di Jordi Mollà. Lui è un attore spagnolo con una grande passione per la pittura. In collaborazione con Campomarzio70 ha realizzato tele partendo da un profumo. Eccone alcune. La grande tela rosso-verde-nero-bianco con infinite parole è la rappresentazione visiva di Biblioteca de Babel di Fueguia mentre Shams di Memo è stato interpretato come un groviglio di puntini oro e neri o, ancora, l’Oud di Maison Francis Kurkdjian nasconde una candela dietro a una grata nera.

Yves Saint Laurent sempre all’avanguardia. Norvegese di nascita, ma di base a New York e Tokyo, Gardar Eide Einarsson è stato incaricato da Yves Saint Laurent per reinterpretare i tre profumi maschili di punta del marchio, L’Homme, La Nuit de L’Homme e L’Homme Libre; sono nate così tre nuove versioni del packaging, con graffi metropolitani sul vetro e sul pack esterno.

Tutto in un colore. Pensare a un colore, trasformarlo in profumo. Questo è il progetto del creatore di S-Perfume: la fragranza che racconta l’amore è rossa, quella che rappresenta il sesso è gialla. Sceglie invece il bianco ottico il couturier Giambattista Valli per la sua ultima collaborazione, con il marchio di candele (altrettanto couture) Cire Trudon.