Tatuaggi: lo stile dei frati marcatori
(thinkstock)

Tatuaggi: lo stile dei frati marcatori

di Oldranda

Contaminati con lo stile Old School, i tatuaggi diventano religiosi: croci, santi e simboli

A parlare è #Oldranda, ovvero Andrea Gatti – che tra le mille passioni (oltre a musica, cani, scarpe) ha anche quella del tatuaggio. Qui, ogni settimana, ne racconta l’arte, le scuole, gli stili, i personaggi più importanti al mondo. Buona lettura.

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Nella storia del cristianesimo il tatuaggio ha avuto un ruolo importante grazie anche ai coraggiosi e determinati frati marcatori.

Anche tra i primi cristiani era diffuso il rito del tatuaggio. Era usanza ad esempio tatuarsi la croce di Cristo sulla fronte, per manifestare maggiormente la propria fede. Ma nel 787 d.C. Papa Adriano proibì l’uso del tatuaggio in ogni sua forma. Nonostante questo divieto i cristiani continuarono a farlo, in clandestinità. Presso il Santuario di Loreto, ad esempio, si distinsero per bravura e perseveranza dei frati chiamati “Frati Marcatori” che esercitavano l’arte del tatuaggio.

Le loro raffigurazioni erano in un primo momento semplici simboli cristiani e le zone destinate al tatuaaggio erano mani e polsi. In seguito i frati marcatori si “evolsero” e passarono da semplici simboli a veri disegni, molti dei quali raffiguravano la Madonna di Loreto. Grazie alla grande affluenza al Santuario di marinai, che erano i primi difensori della costa adriatica contro gli invasori turchi, i Frati Marcatori aggiunsero al loro stile quello marinaresco.

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I frati tatuavano con una penna a tre punte d’acciaio che introdotta nella pelle rilasciava il colore.

Nella prossima pillola vi porterò nel saggio e fantastico mondo del tatuaggio tradizionale giapponese.