La nota di violetta nei profumi maschili

La nota di violetta nei profumi maschili

di Eleonora Gionchi

La nota di violetta nei profumi piace anche agli uomini. Per ottenere il suo aroma esistono tre differenti lavorazioni, per risultati che si adattano a tutti i gusti

Floreale ma non troppo, maschile ma con un tocco ricercato che non guasta, elegante quanto basta: la violetta è una nota olfattiva “assoluta”, se gli uomini la amano è per sempre. Ma questo ingrediente è molto più complesso di quello che possa sembrare, perché il suo aroma è ottenuto da tre differenti lavorazioni: dal fiore, dalle foglie oppure come note di sintesi.

L’aroma di violetta

Come la maggior parte delle note floreali, la violetta è una nota nata per le donne, in particolare portata in auge dall’imperatrice Maria Luigia d’Austria, seconda moglie di Napoleone, che rese famosa la varietà di Parma. Successivamente questo fiore ha iniziato a piacere anche agli uomini, affiancandosi quindi alle altre note floreali già apprezzate, lavanda, geranio, garofano.
Dire però soltanto “violetta” è riduttivo perché, a seconda della parte utilizzata la resa è molto differente.

Note di violetta, la lavorazione più classica

La lavorazione più classica, e secolare, è quella per distillazione a vapore di fiori e foglie creata nell’800; in questo caso l’aroma ottenuto è molto floreale ed elegante, ideale se si cerca una resa più fresca.

La violetta distillando le foglie

La seconda lavorazione, praticata soprattutto nel sud della Francia, è sempre di distillazione ma solo delle foglie: questa è quella prediletta quando si tratta della profumeria maschile perché la resa è leggermente metallica e acquatica, al naso ricorda molto l’odore dell’anguria, un sentore molto acquoso e verde.

Violetta, le note olfattive sintetiche

Risultato ancora diverso se invece si utilizzano le note olfattive sintetiche, ovvero le molecole create in laboratorio. Chiamate iononi (dal greco ion, violetta appunto) queste sono state scoperte nel 1893 dalla coppia di chimici tedeschi Tiemann e Kruger e, olfattivamente parlando, sono leggermente più cipriati e discreti. Sono utilizzati spesso per completare le note naturali, ovvero per farle risaltare ulteriormente così da dare maggiore corposità all’aroma. L’esempio più famoso è quello di Fahrenheit di Dior il cui accordo di violetta molecolare è molto verde e fresco usato nel cuore della fragranza.

Nella gallery di Iconmagazine.it alcune idee sui profumi maschili con note di violetta: