Zero Waste: i prodotti per una routine beauty sostenibile

Zero Waste: i prodotti per una routine beauty sostenibile

di Eleonora Gionchi

Nuove tecnologie di riciclo, formule sempre più attente all’ambiente e pack da riutilizzare: lo Zero Waste coinvolge anche il mondo del beauty cambiando le abitudini dei consumatori.

Esploso come trend globale nel 2019, il 2020 è l’anno della sua conferma: la tendenza Zero Sprechi, in gergo “zero waste”, è diventata un vero e proprio mantra anche nel beauty con marchi che pensano a nuove soluzioni green per impattare sempre meno sull’ambiente.

Le nuove soluzioni green

Ormai non è più tanto un trend, in effetti, quanto un’esigenza a cui si stanno adattando sempre più brand, anche nel beauty. Senza compromettere qualità e funzionalità, lo Zero Waste è un nuovo concetto che aiuta a evitare sprechi, soprattutto a livello di pack e di imballaggi. Questo porta quindi a un leggero cambiamento delle abitudini: non comprare più e più volte lo stesso prodotto ma ricaricarlo, scegliere quelli realizzati attraverso una produzione che tenga conto dell’ambiente, prediligere tools riutilizzabili all’infinito.

Molti brand si affidano ai principi del Sustainable Life Cycle Assessment, la procedura che permette di valutare l’impatto su ambiente e società di un prodotto durante il suo ciclo di vita. È così che per esempio è nato A Single Shampoo di Davines, studiato per essere biodegradabile al 98,2%, composto dal 95% di ingredienti naturali e contenuto in un flacone in plastica ottenuta da fondi rinnovabili, concepito per permettere tutto il consumo del prodotto.

Ren Clean Skincare è invece il primo marchio che presenta un nuovo pack ottenuto con la tecnologia Infitinity Recycling, un ulteriore passo del brand verso l’obiettivo del Zero Waste del 2021. Il nuovo progetto al momento coinvolge la Evercalm Global Protection Day Cream, best seller di Ren, contenuta in un pack ottenuto con una tecnologia che permette il riciclaggio degli scarti della plastica ottenendone una nuova identica a quella vergine. Il vantaggio? La possibilità del “riciclo infinito” della materia prima senza perdere le sue proprietà fisiche e qualitative.

E anche la profumeria non sta a guardare: Floraiku, marchio parigino con radici nell’Estremo Oriente, crea fragranze naturali con, racchiusi nel tappo, i refiller perfetti non solo per ricaricare il flacone stesso ma anche come travel kit.