Profumo uomo: tutto quello da sapere sulle fragranze maschili
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Profumo uomo: tutto quello da sapere sulle fragranze maschili

di Eleonora Gionchi

Una guida completa ed esseziale sui profumi uomo: le regole per districarsi nella scelta della fragranza migliore, per sé o da regalare

Biglietto da visita olfattivo di ognuno, il profumo da uomo è parte integrante del suo stile e del suo look. Per questo scegliere il profumo maschile ‘giusto’ – nel senso di più adeguato – non è mai semplice e l’errore è dietro l’angolo.

Iconmagazine.it ha stilato quindi una guida su tutto quello che c’è da sapere prima di entrare in una profumeria. E non trovarsi impreparati nella scelta della migliore fragranza da uomo.

In questa guida:

Innanzitutto, la differenza eau de toilette, eau de parfum, parfum e colonia

Eau de toilette o eau de parfum? O ancora parfum o colonia? Tra queste definizioni c’è poi un mondo di termini, “intense”, “cologne absolue”, ma queste sono quelle basi, da conoscere anche perché sono le più diffuse.

La differenza è tutta nell’intensità, cioè nella concentrazione delle note olfattive: l’eau de toilette ha una concentrazione minore, è più fresca e leggera ed è quindi meno persistente, ovvero dura di meno sulla pelle; l’eau de parfum ha invece una concentrazione maggiore, tra il 15% e il 20%, e ha quindi maggiore persistenza.

Agli estremi opposti la colonia e il parfum: la composizione della prima  risale al ‘600 ed è a base di agrumi, freschissima e perfetta per l’estate, ideale per chi non ama fragranze persistenti, tra i grandi classici la colonia di Acqua di Parma.

Il parfum, invece, è la gradazione maggiore di un profumo, solitamente definito anche “intense” o “absolue”, ha una concentrazione molto alta ed è una creazione importante, con note molto avvolgenti, solitamente pensate per la sera e difficili da indossare tutto il giorno.

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Come si struttura un profumo (uomo e non)

A parte rarissime eccezioni, quasi tutti i profumi hanno la medesima struttura chimica, ovvero a piramide:

  • le note di testa rappresentano il vertice, sono quindi le prime a essere percepite e sono le più fresche e leggere, solitamente evaporano nel giro di trenta minuti; tra queste sicuramente gli agrumi e alcune note floreali come la rosa;
  • al centro ci sono le note di cuore, più persistenti rispetto alle precedenti sono spesso “assolute” di fiori, come gelsomino, ylang-ylang, nel cuore anche le spezie;
  • le note di fondo sono quelle che permetto “l’aderenza” del profumo alla pelle, sono un po’ l’anima del profumo stesso, molto persistenti sono spesso calde e molto avvolgenti, come il patchouli, tutti i legni, il vetiver, la mirra.

Le note olfattive da giorno e da sera

Premesso che tutti i profumi possono essere indossati in qualsiasi momento della giornata, è però vero che esistono note olfattive adatte per il giorno e altre per la sera.

La loro differenza è proprio nell’avvolgenza e nella persistenza, quindi nella costruzione della piramide olfattiva: note leggere e fresche come gli agrumi, la lavanda, l’eucalipto, la menta sono perfette per il giorno, oppure la sera ma in estate perché smorzano il caldo.

Viceversa, ingredienti intensi come l’ambra, la mirra, il patchouli, la vaniglia, il legno di sandalo, il tabacco soprattutto quando sono presenti in quantità abbondanti, rendono la fragranza adatta per la sera perché sono più calde, più intense e durano più a lungo.

Le note floreali sono delle vie di mezzo, a secondo della composizione olfattiva sono perfette di giorno o di sera mentre quelle gourmand, per esempio note di cacao, caffè, gianduia ma anche rum, whiskey sono molto adatte la sera.

Come scegliere un profumo uomo per sé

Difficile, ma di certo non impossibile, scegliere una fragranza per sé non è mai facile e necessita di tempo.

Tutti i nasi, ovvero i creatori di fragranze, consigliano di indossare il profumo qualche giorno prima di decidere definitivamente; quindi, fondamentale è prima di tutto fare una selezione attraverso la mouillettes, i cartoncini sui quali in profumeria si spruzza la fragranza. Lasciato evaporare qualche secondo l’alcol, si annusa la fragranza facendo così quindi una primissima selezione di quello che proprio non fa per sé.

Successivamente si passa a provare sulla pelle i profumi più adatti. Per comodità, il profumo lo si spruzza sul polso (attenzione: mai strofinare tra di loro i polsi perché si distrugge la struttura molecolare della fragranza stessa alterandola), e lo si annusa per qualche ora così che si sviluppi e si possano sentire tutte le note. A questo punto, se la fragranza non crea dei fastidi, per esempio mal di testa, non è troppo invadente o non si altera troppo col proprio pH, è quella giusta.

Come scegliere un profumo uomo da regalare

Se già farlo per sé non è un compito semplice, scegliere un profumo per gli altri diventa ancora più difficile. Fondamentale è conoscere i gusti del destinatario, così da iniziare già a selezionare, ma anche le sue abitudini: se è una persona che esce poco la sera, per esempio, e lavora in ufficio è inutile puntare su una fragranza notturna e intensa, meglio qualcosa di fresco e non invadente. Viceversa se si tratta di un ‘animale notturno’.

Importante, quando si pensa a un profumo per un amico o un conoscente, considerare anche la diverse sfaccettature della sua personalità.

I classici: i profumi più venduti

Ma nella scelta di un profumo si potrebbe anche ‘prendere una scorciatoia’, puntando su una fragranza molto conosciuta o sui profumi più venduti, i più celebri o i più classici. Ci sono infatti delle fragranze che hanno segnato il mondo della profumeria maschile diventando degli evergreen anche se sono stati creati in tempi relativamente recenti.

Ck One di Calvin Klein è tra questi, prediletto da chi ama le fragranze unisex (fu i primi a rompere le barriere tra maschile e femminile), rappresenta appieno il minimalismo degli anni ’90. Un’epoca in cui lo stile androgino è stato protagonista. Tra le note di testa fico e bergamotto, in quelle di fondo vetiver e patchouli. In un pack che ricorda le bottiglie di rum

Estremamente virile invece Eau Sauvage di Dior che negli ultimi anni ha visto in Alain Delon de La Piscine il suo degno testimonial. Una fragranza che ha incarnato lo stile e la trasgressione della fine degli anni ’60.

Due altri grandi classici della profumeria maschile sono Acqua di Giò di Giorgio Armani e Light Bleu pour Homme di Dolce& Gabbana entrambi freschi, puliti, leggeri come l’acqua marina. Il primo è un omaggio all’isola di Pantelleria, amatissima dallo stilista lombardo, il secondo un tributo al blu del mare di Capri, ai Faraglioni e all’estate mediterranea.

Ma tra i grandi classici non possono mancare anche Blenheim Bouquet di Penhaligon’s del 1902, Colonia di Acqua di Parma del 1916 o anche Knize Ten di Knize del 1925.

Profumi molecolari

Nati nel 2006 con Molecule 01 e Molecule 02 di Escentric Molecules, i profumi molecolari sono creazioni realizzate con note olfattive sintetiche, cioè create in laboratorio. Considerate all’inizio come ingredienti “inferiori” e poco pregiati della profumeria, sono sempre stati usati come dei “fissativi” ovvero le ultime note presenti tra quelle di fondo e che fissano il profumo alla pelle permettendo di durare più a lungo. Dal 2006 invece le cose sono cambiate e oggi queste note sono molto apprezzate nella profumeria artistica e in chi cerca fragranze essenziali, minimali e personali.

Un’altra loro caratteristica principale è infatti quella di adattarsi perfettamente al pH epidermico di ognuno; da sole hanno un odore animalico ma a contatto con il pH cambiano facendo esaltare il naturale odore della pelle. Prive di allergeni e perfette per i profumi maschili e femminili, le note molecolari sono diventate protagoniste assolute facendo nascere questa nuova categoria di fragranze. Le note molecolari più conosciute sono la molecola Iso E Super e l’Ambroxan, protagonista assoluta di Not a Perfume, fragranza best seller di Juliette has a Gun e amatissima anche dagli uomini.

Come si conserva un profumo

Un po’ come il vino, anche il profumo cambia se conservato in un ambiente non adeguato. Se ben protetto invece il profumo durerà anni, benché comunque subisca la normale ossidazione, l’attenuazione delle note di testa, di natura più fugace. Quindi, prima di tutto dev’essere protetto da luce e umidità; spesso si conserva il profumo in bagno ma non è il luogo più indicato perché la temperatura tende molto a variare. Meglio quindi un armadio oppure conservato sempre all’interno della scatola in cartone nella quale è venduto. In estate lo si può mettere in frigorifero: in questo caso non solo sarà più piacevole spruzzarlo ma evaporerà più lentamente. In viaggio, invece, è meglio metterlo nel bagaglio a mano, gli scossoni che subiscono le valigie ne alterano spesso l’aroma, e bisognerebbe evitare i flaconi in plastica che possono cedere sostanze che lo modificano.

Scegliere un profumo in base alla stagione

Ci sono persone che indossano sempre lo stesso profumo per tutto l’anno. Altre invece che preferiscono cambiarlo adattandolo alla stagione. E l’estate è un po’ il momento perfetto per questo cambiamento. Tendenzialmente con il caldo le note tendono a evaporare più velocemente a causa del sudore, quindi profumi intensi e avvolgenti sono un po’ “sprecati”. Inoltre, a causa del clima, c’è maggiore voglia fragranze più leggere e fresche; durante la bella stagione sono perfette quindi tutte le note olfattive fresche, agrumi, frutti esotici, erbe aromatiche soprattutto la menta, qualche fiore, le note marine perché creano la sensazione di vacanza di cui la mente ha bisogno a luglio-agosto. Sono perfette anche le colonie per chi cerca un aroma rinfrescante ma volatile. Viceversa, in inverno, sempre per lo stesso principio, si ricercano aromi più caldi e avvolgenti, patchouli, legni come il sandalo, vaniglia sono tutte perfette. In questo periodo sono adatte anche le note gourmand. Per le mezze stagioni, invece, si tende molto ad assecondare il periodo: per la primavera si possono esplorare le fragranze floreali mentre in autunno sono perfetti quelli che profumano di foresta.