Intervista a Andrew Howe, il campione che diventerà il tuo prossimo trainer

Intervista a Andrew Howe, il campione che diventerà il tuo prossimo trainer

di Michela Marra

Una nuova serie di allenamenti pensati per tutti firmati da un allenatore d’eccezione: Andrew Howe, il campione di atletica italiana, è il nuovo Live Trainer di Virgin Active. In esclusiva per Icon, racconta i segreti per imparare le basi corrette della corsa e aumentare la resistenza, superando i limiti personali

Ha smesso con le competizioni ma continua a correre e in una veste speciale, quella di allenatore. Perché pochi come lui conosco la materia a perfezione: parliamo di Andrew Howe, due volte campione europeo di salto in lungo e medaglia d’argento nel salto in lungo ai Mondiali di Osaka nel 2007 (nel curriculum ha anche una serie di record nelle sue specialità ancora imbattuti). Chi non vorrebbe essere allenato da un professionista come lui? La buona notizia: da oggi chiunque potrà farlo. Andrew Howe, infatti, è entrato a far parte della squadra Virgin Active Revolution come Live Trainer in una Series dedicata alla corsa dove porterà la sua esperienza, i suoi insegnamenti e i suoi segreti, per formare runner ‘di razza’. Con una premessa, però: l’allenamento è impegno, ma per funzionare ha bisogno di momenti di relax. E di divertimento. Parola di campione.

andrew howe

Partiamo dalla nuova serie di allenamenti (The Ultimate Runner): come nasce l’idea?

Nasce dalla voglia di trasmettere la mia esperienza nel mondo dell’atletica leggera, dal desiderio di condividere quello che ho imparato con altre persone che vogliono migliorare la tecnica di corsa, gli allenamenti e la metodologia, in maniera anche divertente. La serie è composta di cinque puntate (ogni puntata è un allenamento). Si parte, letteralmente, dalla base: nelle prime due puntate racconto quali sono le basi corrette della corsa, compresa la postura, la respirazione e l’allineamento del corpo con esercizi di base che, a grandi linee, sono pensati per ogni tipo di atleta. Un esempio? Spiego come formare un cerchio con il tallone, un movimento che è alla base della corsa, e soltanto dopo passiamo all’allenamento vero e proprio. L’obiettivo è acquisire una tecnica per distribuire la forza in ogni singolo passo correttamente, evitando di concentrare tutto su una sola zona come, per esempio, la parete lombare o le ginocchia. Il tris giusto è: tecnica, esercizi per imparare a rafforzare i muscoli e allenamento. Quando parlo di forza, per esempio, penso agli squat e ai circuiti molto veloci e rapidi.

andrew howe

Perché scegliere la corsa? Quali sono i plus di questo sport?

Il termine corretto è “urban running”: non parliamo della classica corsa di chilometri che diventa anche noiosa. L’allenamento proposto è dinamico, serve a “svegliare” il sistema nervoso a livello aerobico e poi a tonificare il corpo. Tutto si svolge in maniera molto rapida coinvolgendo ogni muscolo, anche se si tratta di un training che può fare chiunque: la velocità, infatti, è una variabile che decidi tu ascoltando il tuo corpo. Tra un esercizio e l’altro ci sono poi tanti recuperi; la fase di defaticamento è fondamentale, ma viene spesso sottovalutata. Non si consuma energia soltanto durante l’allenamento, al contrario. Ecco perché, per esempio, camminare dopo la nostra serie di esercizi aiuta tantissimo.


Cosa consiglia a chi è alle prime armi e vuole correre per trovare la giusta forma fisica?

La prima cosa da fare è lavorare sulla tecnica, sulla forza e sui distretti muscolari come gli stabilizzatori e poi sulla resistenza perché il lavoro aerobico ci permette di migliorare la vascolarizzazione, infine sulla velocità per chi vuole fare un lavoro più dinamico. In ogni caso, quando si è agli inizi il mio consiglio è di focalizzarsi sulla tecnica generale e poi passare a esercizi più specifici aggiungendone anche di nuovi.

andrew howe

Quattro segreti e trucchi per migliorare le proprie performance e la propria resistenza

Dormire molto, mangiare bene, allenarsi nel modo corretto, lavorare quando è il momento di lavorare e poi dedicare del tempo al recupero, che è fondamentale.