Presto alle Maldive nascerà la prima città galleggiante al mondo
Crediti Waterstudio/Dutch Docklands Maldives

Presto alle Maldive nascerà la prima città galleggiante al mondo

di Digital Team

Le Maldive accoglieranno la prima città galleggiante al mondo. Progettata allo studio di architettura Waterstudio, dovrebbe essere pronta entro il 2027

Il cambiamento climatico coinvolge tutte le aree del pianeta, rendendo fragili anche i paradisi naturali più desiderati. Ma forse non è troppo tardi per provare a invertire la rotta. Con la recente concessione della autorizzazioni richieste, il piano Maldives Floating City (MFC) entra nel vivo: nell’arco del prossimo quinquennio alle Maldive sarà costruita la prima città galleggiante al mondo. L’innovativo e pionieristico progetto abitativo risponderà a un’esigenza non procrastinabile: garantire alla popolazione locale un riparo sicuro e la concreta di possibilità di continuare di visitare l’arcipelago maldiviano nel prossimo futuro, quando si prevede che l’innalzamento dell’acque dell’Oceano Indiano metterà a dura prova la tenuta dello stato insulare. In prima fila in questo ambizioso programma di intervento si collocano il governo delle Maldive e la Dutch Docklands International BV, società che intende mettere a frutto la consolidata esperienza dei Paesi Bassi nella progettazione e realizzazione di infrastrutture ed edifici nell’acqua. Dal punto di vista urbanistico e architettonico, la MFC è stata elaborata da Waterstudio: guidato dall’architetto olandese Koen Olthuis, questo studio olandese si occupa di progetti galleggianti su larga scala, sviluppando strategie flessibili e sostenibili alle sfide poste dal cambiamento climatico globale.

Alle Maldive la prima città galleggiante del mondo

Entro il 2027 un nuovo modello abitativo alle Maldive

Distante circa 15 minuti di barca da Malé, la capitale delle Maldive, MFC utilizzerà le più recenti tecnologie galleggianti messe a punto nei Paesi Bassi. Ispirata alla cultura marinara maldiviana, sarà caratterizzata da una forma evocativa di un corallo cerebrale. Comprenderà 5.000 unità abitative con superfici variabili, ciascuna delle quali provvista di affaccio diretto al mare. Nella città galleggiante si insedieranno tutti i servizi primari fondamentali, incluse le scuole, oltre a hotel, ristoranti, boutique e un porto turistico. Indipendentemente dalle funzioni finali, tutte le strutture architettoniche saranno assemblate nei cantieri navali locali: una volta pronti, i singoli moduli abitativi verranno quindi trasportati e collocati nella posizione permanente prevista dal masterplan. Successivamente avverrà l’ancoraggio al fondale marino. Con lo scopo di proteggere e preservare l’ecosistema marino, banchi di corallo artificiale verranno collocati nelle ‘fondazioni’ della città, in modo da stimolare la crescita naturale del corallo. Le barriere coralline sommerse contribuiranno infatti a ridurre l’impatto delle onde e, insieme alla griglia di strutture galleggianti interconnesse fra loro, assicureranno comfort e sicurezza ai residenti. E la mobilità interna? Per gli spostamenti si punterà soprattutto sull’infrastruttura formata dalla rete di canali, nel rispetto del masterplan. Le strade di sabbia bianca naturale della ‘terraferma’ saranno riservate a pedoni, ciclisti, passeggini e scooter elettrici. Auto al bando, dunque, nella Maldives Floating City.