Un libro di Taschen racconta la bellezza di queste donne ideali (ma in bikini), sogno d’America tra gli anni Venti e i Settanta

Inizia in America negli anni 20 l’arte delle pin-up: illustrazioni e tavole disegnate o dipinte che raffigurano donne idealizzate, prosperose e ammiccanti, usate per calendari, copertine di riviste e paginoni centrali di pubblicazioni varie. Questa particolarissima forma d’arte continua ad essere usata fino agli anni 70, con crescente successo.
Un esempio: oggi la quotazione di opere di alcuni artisti come Alberto Vargas, George Petty e Gil Elvgren si aggira attorno ai 200mila dollari, un’impennata contro i 2.000 del 1996.

Il nuovo libro di grande formato The Art of Pin-up (Taschen, 150 euro) traccia la storia delle pin-up attraverso l’opera dei dieci artisti più famosi del cinquantennio, con analisi approfondite e moltissimi documenti iconografici che vanno dalla riproduzione delle opere finali alle foto delle modelle ritratte.
Completa il volume la biografia di altri 85 artisti significativi dello stile.