Agli Oscar inglesi le star si scaldano in vista degli Oscar americani: da Amy Adams a Reese Whiterspoon, l’imperativo è osare

Agli Oscar mancano un paio di settimane, e le belle di Hollywood e dintorni tastano già il polso dei critici. L’occasione è quella dei BAFTA, acronimo che sta per British Academy of Film and Television Arts, cerimonia pari in importanza agli Oscar, di cui costituiscono la versione anglosassone.

Le protagoniste della stagione cinematografica hanno sfilato sul red carpet, in quello che è il penultimo evento mondano dell’Award season, che precede proprio l’assegnazione della celebre statuetta dorata. Come già visto per i Golden Globe, il focus è sulle scollature, importanti, colorate di nuance accese, dal rosso profondo della bellissima cinquantenne Julianne Moore in Tom Ford, a quella viola del peplo di Reese Whiterspoon, firmato Stella McCartney, passando per l’audace giallo bruciato della francese Lea Seydoux, nuova Bond Girl.
La Monica nazionale, che affiancherà proprio la Seydoux nella prossima pellicola sulle avventure dell’agente segreto al servizio di Sua Maestà, va in controtendenza e opta per un nero lungo, casto ma dalla silhouette body-conscious di Azzedine Alaia.
Abbandonato il mood seventies che ha contraddistinto molte delle sue uscite dello scorso anno, complice anche il film campione d’incassi (American Hustle) del quale era protagonista con Christian Bale, Amy Adams brilla in un total white iper-moderno, asciutto ma con un’importante cintura decorata a sottolineare il punto vita, sempre di Stella McCartney. Più romantiche Felicity Jones, moglie di Stephen Hawking in una delle pellicole più applaudite dell’anno, La teoria del tutto, e Kiera Knightley, interprete femminile nella pellicola su un altro, geniale scenziato inglese, Alan Turing, The Imitation Game