Pubblicato da Rizzoli USA, è una raccolta antologica degli scatti della regina della tv americana. Provocante, al naturale, in bikini, sempre eccessiva

Nostra signora del selfie secondo la potente fashion editor Carine Roitfeld, la first lady della #fama, con l’hashtag davanti, a voler evidenziare il suo profilo supersocial, sempre iper-connesso, secondo l’autorevole Time Magazine, che l’ha inserita quest’anno nella sua annuale classifica delle 100 persone più influenti al mondo.

Un reality televisivo, un gioco per smartphone, una linea di profumi, una di prodotti di bellezza e una d’abbigliamento a Kim Kardashian non bastano: la prorompente star coniugata West, ora si dedica anche all’editoria. Rizzoli USA ha infatti da poco pubblicato Selfish, una raccolta antologica dei selfie preferiti di Kim, alcuni dei quali fino ad ora mai pubblicati. Scoprire un lato nuovo, più intimo della donna che ha sdoganato le curve al loro massimo grado, in barba agli stilisti che inizialmente la snobbavano e ora se la contendono ai loro party e ai front-row delle sfilate, sembra difficile, soprattutto dopo la sua ultima uscita pubblica in compagnia del marito al Met Gala di qualche giorno fa, vestita di un velo sottile di piume e glitter, ma è la missione della pubblicazione, le cui foto sono corredate da commenti della stessa Kim.

(guarda anche i look più sexy del Met)

Una storia per immagini, quella di Selfish, che parte dagli inizi della sua carriera, quando era stylist delle star e assistente di una che, in maniera diversa, era Kim prima di Kim, ovvero Paris Hilton, la socialite resa famosa da un sex tape (come la stessa Kardashian), fino ad oggi, strizzata in abiti da sirena e mini-bikini che poco lasciano all’immaginazione, impegnata su set fotografici, sui red carpet o in vacanza con il numeroso clan familiare. Una icona americana, amata e odiata, una bomba sexy capace ancora, nel 2015, di dare scandalo, e soprattutto, intelligente abbastanza da crearci su un business milionario, la cui ultima aggiunta, il libro si appresta, nonostante il disappunto di chi l’ha definita regina del trash, a scalare le classifiche.