Sexy Sixties

Attrice, autrice, fotografa, modella. Le molte identità di Valeria Bilello, per un giorno la “nostra” Françoise Hardy

Sta per dire la parola “attrice” quando un lapsus rivela la sua reale identità: “faccio l’autrice”, dice Valeria Bilello, un po’ Brigitte Bardot e un po’ Kate Moss, mentre t’osserva coi sui occhioni manga e si sgranocchia le unghie come un’inquieta giovane bohemienne. Musa di Armani, fotografa, collaboratrice di Purple, documentarista ed ex vj di Mtv e All Music, Valeria è in effetti sempre un po’ di più, sempre un po’ più in là. Compagna di Daniel Kessler, chitarrista degli Interpol, il 24 gennaio sarà al cinema con Pazze di me, la nuova commedia di Fausto Brizzi (col suo ex Francesco Mandelli come protagonista).

Come è scattata la scintilla con Armani?

“È successo tutto a luglio 2011: ho girato un cortometraggio a Parigi con Olivier Zahm, fondatore di Purple, e Giorgio l’ha visto. Poi ci siamo incontrati, e in attimo mi sono ritrovata sui manifesti di mezzo mondo come volto di Armani Code”.

Da bambina volevi recitare?

“No, sognavo di fare il medico. Ma allo stesso tempo ero intrigata dalle pellicole più dark. A dieci anni sapevo a memoria tutti i dialoghi di Dracula di Francis Ford Coppola”.

Sei attratta dall’amore gotico, doloroso, intenso fino a perdersi?

“Sì. È l’unica forma d’amore che conosco”.

Che donne scegli per le tue fotografie?
“Le donne intense, vissute, che hanno tutto nello sguardo. Proprio come vorrei essere anch’io”.

Testo Raffaele Panizza