
5 mostre europee di maggio 2017
Le migliori esposizioni delle prossime settimane, fra Svezia, Lituania, Francia, Spagna e Austria
La prima tappa del nostro tour europeo per il mese di maggio è la Lituania, con una mostra dedicata all’espressione artistica femminile (e con un tocco di Italia). Passiamo poi in Spagna, a scoprire come lavora Rafael Moneo, uno degli architetti più importanti del mondo. A Graz, in Austria, è ospitata un’esposizione dell’artista polacca Monika Zawadzki, con i suoi lavori minimalisti. I quaderni di viaggio di Anne Pesce sono invece protagonisti della tappa di Nizza, alla Galerie de la Marine. Infine, chiudiamo il tour a Stoccolma, con Loulou Cherinet e la sua installazione video composta da cinque film, che provano a spiegare i meccanismi di costruzione dei significati nell’individuo.
Ecco nei dettagli le migliori esposizioni europee del mese.
‘MAGMA’, National Gallery of Art, Vilnius, Lituania
Didascalico il sottotitolo di questa esposizione del museo di Vilnius: Corpo e parole nell’arte italiana e lituana dal 1965 a oggi. Organizzata in collaborazione fra l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma e la National Gallery of Art di Vilnius, questa mostra presenta opere di un nutrito gruppo di artiste italiane e lituane degli ultimi cinquant’anni. Il leitmotiv è rappresentato dalla capacità di queste donne di riuscire a trasformare il linguaggio del corpo in espressione artistica, in grado di trasmettere più profondi messaggi e concetti. La creatività femminile qui messa in mostra è, nell’intento delle curatrici Benedetta Carpi de Resmini e Laima Kreivytė, come il magma vulcanico, che con la sua forza può influenzare e modificare l’ambiente circostante.
(Fino al 4 giugno)
“Rafael Moneo. Theory through practice. Archive materials, (1961-2016)”, Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid, Spagna
Retrospettiva di uno dei più importanti architetti spagnoli ancora in attività. La storia e la carriera di Rafael Moneo sono tracciate in questa mostra attraverso disegni e modelli di alcuni dei suoi più famosi progetti realizzati in tutto il mondo. Si tratta di un percorso che parte dagli anni Sessanta e arriva fino ai giorni nostri, arricchito da diversi studi incompiuti che permettono di comprendere ancora più a fondo i metodi di lavoro e il pensiero di Moneo.
(Fino all’11 giugno)
‘Monika Zawadzki – Der Keller’, Künstlerhaus – Halle für Kunst & Medien, Graz, Austria
Al museo di Graz si può assistere a una mostra dedicata all’opera dell’artista polacca Monika Zawadzki (nata a Varsavia nel 1977). I suoi lavori comprendono sculture, dipinti murali, video e installazioni caratterizzate da una grande economia di forme. Si va da oggetti di piccole dimensioni a pezzi monumentali, basati su un linguaggio che si esprime per motivi ripetuti, sempre sui toni del nero. Molto importante l’impegno sociale: temi frequenti sono il funzionamento degli individui e dei gruppi umani in ambiti come l’etica, la politica e a livello biologico. Le opere della Zawadzki sollevano dubbi e domande riguardo a violenza, esclusione e il rapporto fra materialità del corpo e spiritualità.
(Fino all’11 giugno)
‘Anne Pesce – La vitesse de la lumière est de 300 000 km/s’, Galerie de la Marine, Nizza, Francia
Curiosa la mostra della pittrice francese Anne Pesce, ospite della Galerie de la Marine di Nizza. L’artista propone non i suoi soliti quadri astratti, ma una raccolta di quaderni di schizzi che partono dai primi anni Novanta. Una sorta di diario artistico che l’ha accompagnata nei suoi numerosi viaggi in tutti i continenti. L’intento dell’artista è di restituire all’osservatore l’esperienza spaziale del tempo, una sfida non semplice, per la quale occorre il linguaggio matematico o, in questo caso, la grammatica dell’arte.
(Fino all’11 giugno)
“Loulou Cherinet – Who Learns My Lesson Complete?”, Moderna Museet, Stoccolma, Svezia
Questa esposizione del Moderna Museet è composta da cinque film realizzati fra il 2002 e il 2017 dall’artista svedese Loulou Cherinet. Il filo conduttore di tutte le pellicole è l’analisi dei meccanismi che stanno alla base della creazione del significato della vita. In altri termini, la mostra affronta i metodi con i quali ognuno di noi forma il proprio pensiero del mondo e del prossimo attraverso generalizzazioni e semplificazioni. Straniero, bianco, nero, loro, noi, in e out, sono alcune delle parole chiave che possono essere utili a seguire meglio le opere di Loulou Cherinet.
(Fino al 18 giugno)