Dall’11 al 21 giugno, i cartelloni con le foto di Alessio Bolzoni saranno installati in vari quartieri della città. Un invito alla ripartenza e all’azione. Ma in modo radicalmente nuovo.

Ripartire, muoversi, fare. Ma con movimenti e prospettive diverse. Alludono a questo gli scatti di Action Reaction. Billboard Project, iniziativa di arte pubblica del fotografo Alessio Bolzoni a cura di Teresa Macrì.

Per due settimane, dall’11 al 21 giugno, le strade di Milano ospiteranno 26 cartelloni pubblicitari di grande formato dislocati in vari quartieri della città, dal Giambellino fino a viale Forlanini (qui sotto la mappa con i 16 luoghi esatti in cui trovare le opere).

Un progetto nato durante il lockdown, quando Alessio Bolzoni, di base a Londra, ha deciso di trascorrere la quarantena a Milano. Da qui l’idea di far nascere una mostra che è un grande, diffuso, omaggio alla città e alla sua capacità di riorganizzarsi e di rialzarsi, sempre. Un regalo agli abitanti di Milano e una riflessione su quel concetto di “nuova normalità” tanto in voga adesso. Di che tipo di normalità si parla? E la ripartenza: in che modo deve avvenire?

Nato a Crema nel 1979, Alessio Bolzoni ha dato il via nel 2010 a un’attività di ricerca tecnica e formale sul corpo: in primis quello vegetale, documentata dalla serie Abuse (2016), poi sul corpo umano con Abuse: the Uncanny (2018), che raccoglie un’ampia selezione di scatti dedicati a una vitalità sospesa, ritratta attraverso le torsioni di individui su sfondi neutri.

Action Reaction nasce proprio all’interno di questa nuovo ambito di ricerca, utilizzando lo spazio pubblico come luogo espositivo secondo l’idea che lo spazio dell’arte debba convertirsi e contestualizzarsi alla realtà che la contiene.