La sensualità meravigliosa e fragile dei Nudi di Ren Hang in mostra a Prato
Courtesy Stieglitz19 and Ren Hang Estate

La sensualità meravigliosa e fragile dei Nudi di Ren Hang in mostra a Prato

di Valentina Lonati

I suoi scatti hanno scardinato tabù e inibizioni, componendo il ritratto di una nuova generazione di ragazzi cinesi, liberi e disinibiti come mai prima. Il fotografo e poeta Ren Hang è protagonista della prima retrospettiva post-lockdown del Centro Pecci di Prato.

“Siamo nati nudi…io fotografo solo le cose nella loro condizione più naturale”, diceva Ren Hang. Ma in una Cina dove il nudo corrisponde solo e soltanto alla pornografia, tanto da non rintracciarsi nella storia dell’arte, i suoi scatti hanno sempre incontrato censura e critiche.

A ricordare oggi il fotografo e poeta cinese, a tre anni dal suo suicidio, è il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato con la mostra Nudi (fino al 23 agosto 2020), a cura di Cristiana Perrella. Una panoramica sul suo lavoro attraverso 90 fotografie provenienti da collezioni internazionali, accompagnate dalle immagini del backstage di un suo shooting del 2015 e da un’ampia selezione di libri fotografici da lui realizzati.

Sebbene le sue fotografie fossero provocatorie – eppure delicatissime, evocative – Ren Hang non amava considerarsi un artista politico. Attraverso lo strumento fotografico analizzava il corpo – trasformandolo in scultura – l’identità, il rapporto tra uomo-natura e la sessualità. “Il genere […] per me è importante solo quando faccio sesso”, raccontava. E a emergere dalle sue fotografie non è il desiderio sessuale, bensì il ritratto di una nuova generazione libera, ribelle e disinibita come mai prima. Libera di farsi fotografare nuda tra i grattacieli di Pechino, tra le fronte degli alberi in una foresta, in uno stagno con fiori di loto, in una vasca da bagno con i pesci rossi. I volti impassibili e gli arti piegati in pose innaturali, in un rimando a pratiche sadomaso che venivano estetizzate all’eccesso, disarmandole.

Considerato oggi un autore di culto, Ren Hang si è formato da autodidatta: nato nel 1987 a Chang Chun, nella provincia di Jilin, la ‘Detroit della Cina’, interruppe gli studi in Comunicazione all’Università di Pechino per iniziare a dedicarsi alla fotografia. Le sue opere furono incluse in mostre internazionali come la collettiva curata da Ai Weiwei FUCK OFF 2 al Groninger Museum nel 2013; la personale al FOAM di Amsterdam, nel 2017, quelle alla Maison de la Photographie di Parigi e al C/O di Berlino, entrambe nel 2019.