Architetture spettacolari firmate da archi-star nel mondo
Foster and Partners - Datong Art Museum - Ph Yang Chaoying

Architetture spettacolari firmate da archi-star nel mondo

di Elena Bordignon

Una panoramica sulle architetture più sofisticate e spettacolari progettate da grandi architetti e da prestigiosi studi di progettazione

Se l’artista cerca la forma perfetta, il connubio ideale tra un idea e la sua realizzazione per dare vita a opere d’arte che (si spera) raccontino la bellezza del mondo (senza addentrarci su cosa sia la bellezza), gli architetti, soprattutto quelli diventati delle star nel panorama internazionale, danno vita a veri e propri monumenti spettacolari di grandi dimensioni dal design innovativo. Abbiamo cercato alcuni dei musei recenti più spettacolari e dalle forme indimenticabili in giro per il mondo. 

Un omaggio alla terra: Museu do Amanhã di Santiago Calatrava a Mauá, Rio de Janeiro.

Il futuristico Museu do Amanhã (Museo del domani) di Santiago Calatrava sorge sul molo di Mauá, un’area di importanza strategica nella regione portuale di Rio de Janeiro. La nuova architettura, concepita nel 2015 come omaggio al pianeta Terra, si ispira alla cultura Carioca e si presenta come un edificio in cui turbine oversize e strutture biomorfe producono un museo del futuro in stile Calatrava. Il Museo e i suoi giardini costituiscono una parte centrale del Porto Maravilha, che rappresenta il più grande progetto di sviluppo urbano del paese e fa parte delle opere di sviluppo e riqualificazione urbana realizzate per le Olimpiadi 2016 a Rio de Janeiro. La struttura sembra quasi galleggiare sul mare come una nave, con una struttura capace di proiettarsi per 75 metri in altezza e per 45 metri verso “l’acqua”.

Una monumentale rosa del deserto: National Museum of Qatar, di Jean Nouvel

Il National Museum of Qatar, a Doha, è dedicato alla storia del Qatar dalle sue origini a oggi e porta la firma dell’’architetto francese pluripremiato Jean Nouvel. La struttura monumentale, che si innalza tra il mare e il deserto, nasce dalla connessione di geometrie che ricordano nella forma una rosa del deserto. “La rosa del deserto”, ha spiegato Nouvel, “ è un aggregato di cristalli minerali presente solo nelle regioni costiere aride; è la prima struttura architettonica che la natura stessa è in grado di creare grazie all’azione del vento, degli spruzzi marini e della sabbia, che si combinano nel corso dei millenni. È una forma sorprendentemente complessa e poetica.”
Nouvel è riuscito a realizzare una struttura che sembra prendere vita grazie a forme complesse che richiamano l’elemento floreale e vengono sfruttate ora per divenire elementi portanti, ora per suddividere gli spazi interni in ampie sale o per creare passaggi segreti che il visitatore percorre con inevitabile stupore. 

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National Museum of Qatar by Ateliers Jean Nouvel, Paris

Centro culturale Heydar Aliyev di Zaha Hadid a Baku, Azerbaijan

Vicino al centro della città di Baku, capitale dell’Azerbaijan sul Mar Caspio, sorge il Heydar Aliyev Center, dedicato al defunto presidente Heydar Aliyev, considerato un padre della Patria. Il design futuristico della struttura è stato concepito dall’architetto Zaha Hadid come un involucro dalla forma sinuosa. La sua architettura si contraddistingue a livello progettuale per la fluidità e la continuità con cui gli interni si legano e si fondono con la piazza circostante. Una serie di ondulazioni, biforcazioni e pieghe vanno a plasmare la piazza, trasformandola in un vero e proprio paesaggio architettonico multifunzionale, concepito principalmente per accogliere e guidare il visitatore tra i vari piani dell’edificio. In risposta alle difficoltà topografiche del sito, è stata prevista l’introduzione di un paesaggio volutamente terrazzato in grado di stabilire connessioni e percorsi alternativi tra piazza, edificio e parcheggio sotterraneo. 

Le forme scultoree del Datong Art Museum di Foster + Partners

È stato inaugurato nel 2021 il nuovo Datong Art Museum progettato dallo studio d’architettura Foster + Partners. Il museo – costruito a Datong, 20 km a sud della Grande Muraglia – si presenta come un edificio dalla forma scultorea che emerge dal terreno con una serie di piramidi interconnesse circondate da piazze paesaggistiche, mentre sottoterra sono distribuiti gli spazi espositivi della galleria principale. Il direttore di Foster + Partners, studio fondato da Norman Foster e da Spencer de Grey, ha sottolineato come il museo sia stato concepito quale ‘salotto urbano’ per la città, un nuovo spazio dove pubblico e artisti possano interagire. Assolve a tale compito la ‘Grand Gallery’, lo spazio espositivo principale. La galleria è stata infatti concepita con dimensioni generose per ospitare opere di grandi dimensioni commissionate appositamente, ma anche per accogliere performance artistiche e altri eventi.

Le sfumature d’acciaio del Design Museum Holon in Israel

Nel marzo 2003, lo studio Ron Arad Architects é stato invitato a progettare il primo Museo nazionale del Design in un’area di recente sviluppo della città di Holon, poche miglia a sud di Tel Aviv. Il Design Museum Holon (DMH) è ospitato in una costruzione dalle forme fluide, realizzata principalmente in calcestruzzo armato ed estesa su una superficie di 3.700 metri quadri, il cui aspetto è marcato da sei grandi strisce in acciaio Corten. L’accesso è attraverso un cortile interno, ombreggiato dal solaio della scala principale. Rampe di scale e passerelle curvilinee invitano ad esplorare gli spazi. Il DHM sembra un involucro formato da cinque grandi nastri che lo avvolgono sinuosamente. Ogni fascia ha una diversa sfumatura di colore rosso/arancio che cambia nel tempo grazie al naturale processo di ossidazione dell’acciaio e fa riferimento alle stratificazioni geologiche del deserto d’Israele. 

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Design Museum Holon by Ron Arad Architects

Come un occhio che osserva: Museo Oscar Niemeyer, Paraná, Brasile

Il Museo Oscar Niemeyer si trova nella città di Curitiba, nello stato del Paraná, in Brasile. È stato inaugurato nel 2002 con il nome Novo Museu. Conclusasi la ristrutturazione e la costruzione di un nuovo edificio annesso, il museo è stato riaperto nel 2003, con l’attuale denominazione in onore del famoso architetto Oscar Niemeyer, che completò questo progetto all’età di 95 anni. E’ riconosciuto come il Museu do Olho per la forma dell’edificio centrale: la struttura è sorretta da un piedistallo colorato ed è soprannominata ‘L’occhio’ grazie alla sua caratteristica forma ciclopica. Questo museo è uno dei più grandi al mondo, circa un 50% più grande del Guggenheim di Bilbao o della Tate Modern di Londra: ha una superficie totale di 52.000 metri quadrati, di cui 27.000 costruiti, lasciando 16.700 per l’allestimento delle mostre.

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Oscar Niemeyer Museum

Le forme a zigzag del The Jewish Museum Berlin di Daniel Libeskind

Questo complesso museale, inaugurato nel 2001, si trova sulla Lindenstrasse di Berlino e comprende un vecchio edificio barocco e una nuova aggiunta progettata dall’archistar polacco-americana Daniel Libeskind. L’edificio ha la pianta a zigzag, con una facciata in zinco-titanio e presenta assi sotterranei, pareti angolari e’ vuoti ‘ di cemento nudo senza riscaldamento o aria condizionata. L’obiettivo era raccontare la storia ebraico-tedesca in tutta la sua complessità, consentendo molte interpretazioni e persino la sensazione di “insicurezza o disorientamento”. Lo stesso Libeskind ha chiamato il progetto “Between the Lines”.

La torre specchiante di Luma Arles di Frank O. Gehry

Potremmo citare il Vitra Design Museum, il Guggenheim a Bilbao e la Fondazione Louis Vuitton a Parigi. Del grande architetto di origini canadesi Frank O. Gehry vi raccontiamo il museo più recente ideato nel 2021, il Luma Arles: un campus creativo presso il Parc des Ateliers nella città di Arles, nel cuore della Provenza. A dominare il progetto, la spettacolare torre ‘Luma’: 15.000 metri quadrati e una struttura geometrica tortuosa rifinita con 11.000 pannelli di acciaio inossidabile. Il suo involucro rievoca le formazioni geologiche delle Alpilles ritratte da Van Gogh nella sua celebre ‘Notte stellata’ mentre la sua pianta è ispirata all’anfiteatro romano di Arles. Resa riflettente dai migliaia di pannelli, la costruzione è destinata a diventare il simbolo di Luma, il grande progetto della mecenate e collezionista svizzera Maja Hoffmann. 

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Frank Gehry designed The Tower for the Luma Arles arts centre