Chi è Diego Calva, il sognatore pupillo di Brad Pitt
Diego Calva alla prima di "Babylon" a Los Angeles, 15 dicembre 2022 (Photo by Axelle/Bauer-Griffin/Getty Images)

Chi è Diego Calva, il sognatore pupillo di Brad Pitt

di Simona Santoni

L’attore messicano è sulla giostra di Hollywood, all’improvviso. Nei ruggenti anni ’20 di “Babylon” e sull’orlo del successo. Con vista Golden Globe

Da ruoli secondari nel suo Messico di polvere e nuvole a quello da co-protagonista luccicante accanto a Brad Pitt e Margot Robbie nell’epopea hollywoodiana Babylon di Damien Chazelle, dal 19 gennaio al cinema. Con tanto di immediata nomination al Golden Globe come migliore attore. Diego Calva è lì, sul ciglio delle superstar. Come il suo personaggio nel film, sta vivendo la grande opportunità che può cambiargli la vita. Da vertigine.

Brad Pitt e Diego Calva
Photo Credit: Scott Garfield / Paramount Pictures
Brad Pitt e Diego Calva nel film “Babylon”

Gli occhi sognanti cercati da Chazelle

Trent’anni e così profondamente messicano, nei capelli e negli occhi scuri di brace e speranza, Diego Calva è ancora incredulo, ora immerso nella giostra di press tour, première, aspettative.
In Babylon, film mirabolante di oltre tre ore che ci porta nei ruggenti anni Venti e in una Hollywood scintillante ed eccessiva, Diego Calva interpreta Manny Torres, un giovane messicano che guarda il mondo del cinema con occhi sognanti e si fa strada, da assistente volenteroso a importante produttore di film. Agli inizi viene preso sotto la sua ala protettrice dalla megastar del cinema muto Jack Conrad, interpretata da Brad Pitt e ispirata ad attori come John Gilbert, Clark Gable e Rodolfo Valentino. Sui set, mentre sgrana i suoi occhioni da bambino esterrefatto, forma un legame con l’aspirante attrice Nellie LaRoy, che Margot Robbie muove sulle tracce della star del muto Clara Bow. Pur di rimanere in quel mondo di ambizioni smisurate e sfrenata decadenza, a un passo dal sonoro che sta per travolgere tutto, è disposto a tanto, anche ad affrontare… un’esplosione di feci di elefante.

Diego Calva
Photo by Michael Kovac/Getty Images for LACMA
Diego Calva partecipa al GALA LACMA ART+FILM 2022 presentato da Gucci al Los Angeles County Museum of Art, 5 novembre 2022, Los Angeles

Per Calva è il primo grande ruolo in un film di lingua inglese. Chazelle l’ha preparato alla fama che sta per esplodere: «La tua vita sta davvero per cambiare», gli ha detto il regista statunitense. «A volte mi sento in colpa perché farò in modo che tu tra poco non possa camminare per strada».

Chazelle, che si è fatto amare per Whiplash (2014) ed è diventato un big con La La Land (2016) da Oscar alla regia, ha cercato a lungo il volto perfetto per il suo Manny Torres. Stava per rinunciare e adattarsi a quanto aveva trovato fino ad allora, finché non si è imbattuto per caso in una foto di Diego Calva, pensando: «Questa è la faccia di un sognatore! Questi occhi contengono vera poesia. Chi è questo ragazzo? Ha mai recitato prima?».

Grazie allo skate il primo ruolo e poi Narcos

Diego Calva aveva già recitato prima, anche se mai da star e oltre i confini patri. Figuriamoci a Hollywood!
Nato a Città del Messico, prima del college ha aiutato i suoi amici più grandi con i loro cortometraggi. Stava facendo il microfonista quando un attore non si presentò e il regista gli chiese di sostituirlo: fu la sua prima volta con la recitazione. Ha quindi accettato alcuni ruoli, sempre gratis, pur di stare sul set, mentre intanto faceva lavoretti nell’edilizia e nella ristorazione. Fino ad iscriversi al Centro de Capacitación Cinematográfica.

Diego Calva
Photo Credit: Scott Garfield/Paramount Pictures
Diego Calva (a destra) nel film “Babylon”

Deve al suo passato da skateboarder il primo ruolo da protagonista in un film, nell’indie del 2015 I promise you anarchy del messicano Julio Hernández Cordón su una coppia ossessionata dallo skate, applaudito al festival di Locarno.
Dopo piccoli parti nelle serie tv di lingua spagnola El recluso e Desenfrenadas di Netflix, ecco un altro grande passo: è il signore della droga Arturo Beltrán Leyva in Narcos: Messico sempre per Netflix, davanti allo sguardo di un pubblico internazionale. E per la prima volta sperimenta cosa significa lavorare per una grande produzione: se nelle sparatorie delle produzioni locali a Città del Messico aveva a disposizione tre proiettili finti per l’intera giornata, sul set del colosso spin-off di Narcos ha tutti i proiettili che vuole, come ha raccontato in un’intervista. Ma prova anche una certa frustrazione: ha finalmente un ruolo di peso, ma da messicano non gradisce la trasformazione dei narcotrafficanti in eroi che fa la serie tv.
E poi… l’incredibile salto a Hollywood.

Diego Calva
Photo by Steve Granitz/FilmMagic
Diego Calva e Margot Robbie alla prima mondiale di “Babylon” all’Academy Museum of Motion Pictures, 15 dicembre, Los Angeles

Da Gucci un abito tre pezzi su misura

Alla prima di Babylon a Los Angeles, il 15 dicembre scorso, Diego Calva ha attirato l’attenzione su di sé con un abito tre pezzi Gucci su misura, gessato, di ispirazione anni ’20. «Ho chiesto a Gucci di farmi un abito e loro hanno accettato. Mi sento molto molto onorato», ha detto il messicano dal destino più veloce dei sogni. Un ingresso audace nell’universo dei divi. Come il suo Manny Torres, che all’inizio del film è un umile outsider che certi vestiti può solo sognarli mentre alla fine può sfoggiare ciò che vuole.

Attaccato alle sue radici, Diego Calva anche adesso vorrebbe continuare a far parte del cinema latinoamericano, ma Hollywood ha voce di sirena. E una nomination ai Golden Globe non passa inosservata. Lo vedremo di certo presto in altri progetti. E saranno risonanti. Hasta luego!