Due mostre dedicate ai primi lavori di Cindy Sherman. Dal 10 gennaio

Ci sono solo due modi per conoscere davvero la fotografa americana Cindy Sherman: incontrarla di persona o vedere i suoi lavori giovanili. Che saranno esposti in due mostre, a Firenze e a Merano. Proprio in quegli scatti, realizzati quando era poco più che ventenne, l’artista, nata nel 1959 a Glen Ridge, racconta di sé. Attraverso il ritratto, mette in scena l’universo emotivo femminile. Il soggetto è sempre lei stessa, truccata e mascherata per interpretare personaggi e ruoli diversi. La prima esposizione, Cindy Sherman: Early Works , inaugura il 10 gennaio al Gucci Museo di Firenze e raccoglie due storie, «Murder Mystery People» dove gli scatti evocano atmosfere da poliziesco tra crudeltà e umorismo e «Bus Riders», una sorta di performance fotografica in cui l’autrice interpreta i diversi tipi umani che viaggiano abitualmente in autobus (negli anni ’70). In più, si potrà vedere «Doll Clothes», pellicola animata del 1975. A Merano, invece, andrà in scena Cindy Sherman. That’s me – That’s not me. Le opere giovanili 1975-77 (dal 1 febbraio, Merano Arte). Curata da Gabriele Schor in collaborazione con la Collezione Verbund di Vienna, la mostra presenta 50 opere significative. Perché includono anche quei ritratti che abitualmente aprivano i lavori di quell’epoca in cui la Sherman si presentava al pubblico: That’s me, Questa sono io. (micol de pas, © Riproduzione riservata)

Cindy Sherman: Early Works, 10 gennaio – 9 giugno, Firenze, Gucci Museo

CINDY SHERMAN. That’s me – That’s not me. Le opere giovanili 1975 – 1977, 1 febbraio – 26 maggio, Merano, Merano Arte