Clubhouse, come si accede al nuovo social network?
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Clubhouse, come si accede al nuovo social network?

di Penelope Vaglini

Nessuna immagine o caption. Sul social network nel mirino dei venture capitalist, si comunica soltanto con la propria voce (e si accede esclusivamente su invito).

I post con foto patinate e citazioni poetiche per acchiappare like, hanno i giorni contati. Al loro posto si fanno largo le chat vocali, rese di tendenza in pochi mesi da Clubhouse. Questo nuovo social network esclusivo – al momento vi si accede solo su invito e tramite sistema operativo IOS – deve il suo crescente successo proprio ai pochi eletti a cui, fin’ora, ha dato voce. Sì, perché qui, al contrario di Instagram, Twitter e TikTok, non sono immagini, parole e video a catturare l’attenzione degli utenti. Ecco di che cosa si tratta.

Clubhouse: che cos’è il nuovo social solo audio

Figlio del lockdown, Clubhouse nasce nell’aprile del 2020 da un’idea di Paul Davison e Rohan Seth, ex dipendenti di Pinterest e Google, con l’obiettivo di creare uno spazio per condividere pensieri e conoscenze, nel pieno rispetto della privacy di chi vi accede. Immaginatevi Clubhouse come fosse un immenso building virtuale con centinaia di piani, ognuno suddiviso in stanze, all’interno delle quali si organizzano delle discussioni legate a uno specifico argomento. Gli utenti possono crearne di nuove in base ai propri interessi, invitare altre persone a partecipare alle chat vocali e ricevere domande live da chi ascolta gli speech. Una sorta di podcast in diretta, per intenderci.

Come si accede a Clubhouse

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All’audio-social può accedere solamente chi riceve un invito. Infatti, ogni utente, ne ha a disposizione due per dare ai propri conoscenti la chiave d’accesso a Clubhouse. In alternativa, è possibile fare richiesta diretta al social network, prenotando il proprio username e attendendo che un conoscente “metta una buona parola”, dando il via libera alla creazione del profilo. Grazie a questo metodo, la community di Clubhouse è cresciuta rapidamente, restando al contempo estremamente elitaria. Tra i suoi membri annovera personaggi di spicco come Virgil Abloh, direttore artistico della linea uomo di Louis Vuitton, il rapper Drake e l’attore Jared Leto.

Creare un profilo su Clubhouse è semplice?

Una volta ottenuto il fatidico invito, dopo la verifica del numero di cellulare, è possibile creare un nickname. Si passa poi a selezionare le aree di interesse personali, in modo da venire indirizzati in automatico  verso le stanze con gli argomenti più inerenti ai propri gusti. Tematiche sociali, economiche, religiose, discussioni su luoghi specifici e tanto intrattenimento. Chi più ne ha più ne metta. Su Clubhouse si parla veramente di tutto (con tutti), purché si resti in linea con la netiquette della community. Essere se stessi, rispettare gli altri, avere un approccio inclusivo e creare dibattiti che stimolino in maniera positiva gli utenti: queste sono le semplici regole del nuovo social network a cui tutti vorrebbero accedere.

Come si utilizza il social network delle chat vocali

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Per avviare un conversazione con gli altri membri della community è necessario creare una nuova stanza. Chi lo fa è definito moderatore e ha il pieno controllo del dibattito. Ciò significa che può invitare altre persone (gli speaker) a parlare insieme a lui per arricchire la chat. Coloro che ascoltano le live session sono detti listener e possono intervenire nella discussione prendendo la parola con un pulsante per “alzare la mano”. Sarà compito del moderatore concedere o meno questa possibilità. Chiunque può ricoprire indistintamente i tre ruoli, creando stanze, venendo invitato come speaker o semplicemente ascoltando i contributi degli altri utenti.

Perché Clubhouse è sulla bocca di tutti

Clubhouse rappresenta una vera e propria rivoluzione social e, oltre ad attirare utenti desiderosi di connettersi con persone interessanti, ha colpito numerosi venture capitalist. Dalla società di Andressen Horowitz, ha infatti ottenuto cento milioni di dollari ed è stata recentemente valutata per oltre un miliardo di dollari. Così, mentre Facebook, Instagram e TikTok sono sotto la lente del Garante per la Privacy, Clubhouse va controtendenza, tutelando i suoi utenti poiché non permette di scaricare, registrare né condividere nulla di ciò che avviene all’interno delle sue stanze virtuali. Niente male, vero?