Così si intitola la mostra romana dedicata ai due maestri della fotografia

Un dialogo tra due maestri è quello proposto all’Auditorium Parco della Musica di Roma: Gianni Berengo Gardin e Elliott Erwitt, in un percorso di 120 fotografie che scandiscono le loro diverse carriere, dagli anni Cinquanta fino agli ultimi reportage sulle grandi navi a Venezia per Berengo Gardin e sulla Scozia per Erwitt. Ecco perché andare a vedere la mostra.

– L’amicizia. Quella tra i due fotografi è, come vuole il titolo, un’amicizia ai sali d’argento. Stili e percorsi professionali diversi hanno però in comune il lavoro in camera oscura, dove i due fotogiornalisti sceglievano, sviluppavano e stampavano i loro scatti.

– Esperienza analogica. Proprio la camera oscura è, come mai prima in un’esposizione, il luogo centrale della mostra. Oltre all’esposizione dei provini delle più importanti foto di Berengo Gardin e di Erwitt, è ricostruita anche una vera e propria camera oscura. Dove, grazie alla collaborazione con l’associazione Antropomorpha, i visitatori possono imparare a realizzare fotografie ai sali d’argento secondo le principali tecniche di stampa. L’appuntamento va prenotato in anticipo al costo di 50 euro.

– La storia, dietro l’obbiettivo. Lo sguardo di Berengo Gardin si interseca con quello di Erwitt per narrare i fatti, gli stili di vita e le luci del nostro mondo, attraverso un lavoro fotografico lungo oltre 60 anni.

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Gianni Berengo Gardin – Elliott Erwitt. Un’amicizia ai sali d’argento. Fotografie 1950 – 2014

in collaborazione con Contrasto e Fondazione Forma per la Fotografia

Auditorium Parco della Musica di Roma, dal 15 ottobre al 1 febbraio 2015