Fendi a Villa Medici: il presente incontra il passato

Fendi a Villa Medici: il presente incontra il passato

di Digital Team

Grazie all’esclusiva collaborazione tra Fendi e l’Accademia di Francia ora Villa Medici acquista una nuova luce mediante il restauro di sei Saloni storici

Lo splendore della facciata interna di Villa Medici, quella che guarda i giardini all’italiana, riverbera negli spazi interni. Se a cielo aperto abbondano ghirlande, maschere, statue e bassorilievi, da oggi gli ambienti interni di quella che è una delle ville più spettacolari di Roma, possono godere della stessa magnificenza. Grazie all’esclusiva collaborazione tra Fendi e l’Accademia di Francia – un’istituzione governativa che fu fondata nel 1666 con il proposito di accogliere in residenza dei giovani artisti francesi – ora Villa Medici acquista una nuova luce mediante il restauro di sei Saloni storici. Con il supporto di Mobilier National, l’istituzione francese che sostiene le arti e i mestieri d’arte a partire dal XVII secolo, la collaborazione ha dato frutto a raffinate soluzioni estetiche, dove classico e contemporaneo sembrano farsi eco. L’estro creativo di Kim Jones, direttore artistico couture e linea Donna di Fendi e la lunga e solida esperienza di Silvia Venturini Fendi, direttore artistico e linea Uomo di Fendi, hanno diretto il progetto di restauro calibrando il patrimonio classico della Villa con una sensibilità contemporanea per far rivivere luoghi maestosi come il Grand Salon, con una nuova e coinvolgente atmosfera. Luogo speciale, sotto tanti punti di vista, la più francese delle ville romane, inizia una metamorfosi che si inserisce in una storia segnata da grandi operazioni di riallestimento e decorazione realizzate dai direttori di Villa Medici, da Horace Vernet a Richard Peduzzi, passando per Ingres e Balthus. Ora, grazie al connubio perfetto tra Kim Jones e Silvia Venturini Fendi, questo luogo sembra rianimarsi partendo proprio dall’elemento ‘colore’, fil rouge che lega i nuovi allestimenti d’arredo con uno studiatissimo restauro conservativo: i toni originali della pittura murale sono stati il punto di partenza per la scelta della nuance di ogni ambiente, che si riverbera nei tre tappeti annodati a mano con tinte graduali, interamente realizzati con lana francese riciclata.


FENDI e Villa Medici – Salon des Pensionnaires

Ma come continuare a rappresentare la storia non solo di Villa Medici ma della stessa Roma all’interno dei saloni? La soluzione è stata trovata grazie all’invito di alcuni designers a intervenire con la loro sensibilità negli ambienti, mediante la realizzazione ad hoc di arredi. Il lastricato di Via Appia ha ispirato i tavolini creati appositamente per il Salon de Lecture e il Salon Bleu di Noé Duchaufour-Lawrance; il riverbero delle tonalità arancio-ruggine della pittura murale del Petit Salon si ritrovano sul divano Sandia, disegnato da Toan Nguyen e prodotto da FENDI Casa, mentre le sedie Belleville, disegnate da Ronan ed Erwan Bouroullec e prodotte da Vitra, sono invece protagoniste del Grand Salon di Villa Medici.
Il legame tra patrimonio del passato e arte contemporanea si trova anche sulle pareti: grazie alla partnership con il Mobilier National, sono stati installati a Villa Medici alcuni arazzi e opere moderne e contemporanee, che portano la firma di illustri artiste come Louise Bourgeois, Sheila Hicks, Aurelie Nemours, Alicia Penalba e Sonia Delaunay, esposti nelle sale accanto agli arazzi delle collezioni dell’Accademia, della serie cosiddetta “delle Indie” e del ciclo delle Quattro stagioni. Con questo importante intervento a Villa Medici, Fendi si conferma una Maison sensibilmente attenta al patrimonio artistico, sia presente che passato. Da citare le tantissime iniziative che ha promosso come il progetto Fendi for Fountains, che prevedeva il restaura e la conversazione di alcune tra le più importanti fontane di Roma, su tutte quella di Trevi; ma anche la scelta di restituisce alla città di Roma, il Palazzo della Civiltà Italiana nel quartiere EUR, scelto come nuovo headquarter del marchio. Lodevole il progetto compiuto con il grande artista Giuseppe Penone, sia per quanto riguarda la sua grande mostra Matrice del 2017, sia per l’installazione in Largo Goldoni, di un’imponente opera d’arte intitolata Foglie di pietra, commissionata espressamente dalla Maison come regalo alla città di Roma. Da ricordare anche il sostegno di Fendi per progetti quali il centro di ricerca Caravaggio Research Institute e le scuole di formazione per la Conservazione e il Restauro dei beni culturali.