Festival di Cannes 2025: la guida ai 10 film più attesi
Immagine del film "The Phoenician scheme" (Credits: Focus Features)

Festival di Cannes 2025: la guida ai 10 film più attesi

di Simona Santoni

Joaquin Phoenix contro Pedro Pascal, diretti da Ari Aster. E poi gli infallibili fratelli Dardenne, Scarlett Johansson alla prova di regia, Wes Anderson e le sue stravaganze affidate a Benicio del Toro… La Croisette si riempie. Insieme alle nostre aspettative

Dal 13 al 24 maggio il Festival di Cannes 2025 esplora con curiosità artistica e voglia di spingersi oltre cinematografie, sensibilità, provocazioni. Con una presidente di giuria raffinata e somma, Juliette Binoche, a osservare e giudicare. Nel 1985 saliva la Scalinata della Croisette per la prima volta, con l’entusiasmo e l’incertezza di una giovane attrice, come protagonista del film Rendez-vous di André Téchiné, 40 anni dopo ci torna pronta ad assegnare il premio più importante, la Palma d’oro. Accanto, tra i giurati, avrà anche la nostra Alba Rohrwacher, attrice molto apprezzata in Francia.

Tra i grandi divi da grandi celebrazioni c’è Robert De Niro, che sul palco del Grand Théâtre Lumière riceverà la Palma d’oro onoraria.

Il film d’apertura del Festival di Cannes 2025 è Leave one day, esordio alla regia di Amélie Bonnin.
Nel gran menu di anteprime internazionali, debutti da forti attese, ritorni di cineasti inscalfibili, ecco i film che noi non vediamo l’ora di vedere.

Festival di Cannes 2025
Credits: I Wonder Pictures
Joaquin Phoenix e Pedro Pascal nel film “Eddington”

Eddington di Ari Aster

È la prima volta di Ari Aster al Festival di Cannes, in concorso. Dopo il flop di Beau ha paura, l’enfant prodige del nuovo cinema horror rinnova la collaborazione con Joaquin Phoenix. Nel super cast anche Emma Stone, Pedro Pascal e Austin Butler.
Eddington, New Mexico: è laddove avviene lo scontro tra lo sceriffo locale (Phoenix) e il sindaco (Pascal), che scatena una polveriera che mette i cittadini gli uni contro gli altri.

Perché vogliamo vederlo. 38 anni, newyorchese, Ari Aster in breve si è imposto come voce innovativa del cinema horror, con il suo scanzonato senso del macabro. I suoi film Hereditary – Le radici del male (2018) e Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019) parlano per lui. Siamo davvero curiosi di vederlo con cotanto cast in ‘sì autorevole e raffinata location. Joaquin Phoenix vs Pedro Pascal: pas mal!

Jeunes mères di Jean-Pierre e Luc Dardenne

Veterani del Festival di Cannes, i due deliziosi fratelli belgi hanno già vinto la Palma d’oro con Rosetta nel 1999 e con L’Enfant – Una storia d’amore nel 2005, oltre al Grand Prix Speciale della Giuria con Il ragazzo con la bicicletta nel 2011 e il Premio del 75° anniversario con lo struggente Tori e Lokita nel 2022.
Tornano ancora una volta in concorso, narrando, come dice il titolo, di giovani madri. In una casa famiglia Jessica, Perla, Julie, Naïma e Ariane, tutte cresciute in circostanze difficili, lottano per ottenere una vita migliore per loro  stesse e i loro figli. Nel cast Babette Verbeek, Elsa Houben, Janaina Halloy Fokan, Lucie Laruelle, Samia Hilmi.

Perché vogliamo vederlo. I fratelli Dardenne non sbagliano un colpo. Senza orpelli, con tanta verità asciutta e altrettanto cuore, sanno raccontare vite semplici e umili. Sempre lasciando il segno.

Nouvelle Vague di Richard Linklater

Il regista americano omaggia la Nouvelle Vague, il movimento cinematografico francese degli anni ’50 e ’60, portando nei retroscena del film manifesto Fino all’ultimo respiro del 1959 di Jean-Luc Godard. A interpretare Godard è Guillaume Marbeck, Aubry Dullin è Jean-Paul Belmondo, il protagonista maschile del film, Zoey Deutch invece è Jean Seberg, la protagonista femminile.
E ci sono anche Adrien Rouyard nei panni di François Truffaut, Antoine Besson in quelli di Claude Chabrol, Roxane Rivière è Agnès Varda, Jean-Jacques Le Vessier è Jean Cocteau…
Il film è in corsa per la Palma d’oro.

Perché vogliamo vederlo. Linklater ci ha folgorato con Boyhood (2014), racconto di formazione girato nell’arco di 12 anni. Da allora, anche se non si è mai ripetuto – pur facendoci ridere molto con Hit Man – Killer per caso -, ogni suo film è una promessa.

Festival di Cannes 2025
Credits: 01 Distribution
Matilda De Angelis e Valeria Golino nel film “Fuori”

Fuori di Mario Martone

Valeria Golino interpreta Goliarda Sapienza, scrittrice che ebbe la fama un ventennio dopo la sua morte, con il romanzo L’arte della gioia.
Nella Roma del 1980 Goliarda finisce in carcere per aver rubato dei gioielli, ma l’incontro con alcune giovani detenute si rivela per lei un’esperienza di rinascita. Uscite di prigione, in una calda estate romana, le donne continuano a frequentarsi e Goliarda stringe un legame profondo con Roberta, delinquente abituale e attivista politica. Un rapporto che nessuno, fuori, può riuscire a comprendere ma grazie al quale Goliarda ritrova la gioia di vivere e la spinta a scrivere.
Nel cast anche Matilda De Angelis, Elodie, Corrado Fortuna, Antonio Gerardi, Francesco Gheghi. Dal 22 maggio Fuori uscirà nelle sale italiane.

Perché vogliamo vederlo. È l’unico film italiano in concorso al Festival di Cannes 2025, in corsa per la Palma d’oro. In passato abbiamo apprezzato Martone con Nostalgia e con Il giovane favoloso, quando ha saputo raccontare un poeta e scrittore eccelso come Giacomo Leopardi. Dalla personalità sfaccettata e straordinaria, Goliarda Sapienza è una donna da scoprire.

Eleanor the Great di Scarlett Johansson

La Eleanor del titolo è una novantenne che, dopo la morte della sua migliore amica, dalla Florida si sposta a New York, dove stringe un’improbabile amicizia con un giovane studente. La interpreta June Squibb. Nel cast anche Chiwetel Ejiofor, Jessica Hecht ed Erin Kellyman.
Il film è nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2025.

Perché vogliamo vederlo. È il debutto alla regia di Scarlett Johansson, attrice che stimiamo di cui, complice la sua bellezza sensuale, raramente si sottolinea il talento. Sentiamo che possiamo fidarci di lei.

The Phoenician scheme di Wes Anderson

The Phoenician scheme, ovvero La trama fenicia, film in concorso, arriverà subito nelle sale italiane, dal 28 maggio.
La storia di una famiglia e di un’azienda di famiglia. Con Benicio del Toro nel ruolo di Zsa-zsa Korda, uno degli uomini più ricchi d’Europa; Mia Threapleton nel ruolo di Liesl, sua figlia/suora; Michael Cera nel ruolo di Bjorn, il loro tutore. Con Riz Ahmed, Tom Hanks, Bryan Cranston, Mathieu Amalric, Richard Ayoade, Jeffrey Wright, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Rupert Friend, Hope Davis.

Perché vogliamo vederlo. Wes Anderson ultimamente è la copia meno vigorosa di se stesso. Ma è sempre Wes Anderson, con il suo turbinio di colori e stravaganze. E con il solito cast ricchissimo da luna park.

Die my love di Lynne Ramsay

Basato sul libro Ammazzati amore mio di Ariana Harwicz, il film in concorso Die my love è la storia di una moglie e madre che non si riconosce nei lacci e lacciuoli che le mette addosso la società e lotta per mantenere la propria sanità mentale.
Interessante il cast: Jennifer Lawrence, che torna al cinema d’autore, Robert Pattinson, LaKeith Stanfield, Sissy Spacek, Nick Nolte.

Perché vogliamo vederlo. La regista scozzese Lynne Ramsay sa essere così tagliente. I suoi film precedenti, …e ora parliamo di Kevin (2011) e A Beautiful Day – You were never really here (2017), sono tanto inquietanti quanto memorabili. Saprà ripetersi?

Festival di Cannes 2025
Foto: Kasper Tuxen
Immagine del film “Sentimental value”

Sentimental value di Joachim Trier

Interpretato da Renate Reinsve, Stellan Skarsgård, Inga Ibsdotter Lilleaas ed Elle Fanning, il sesto film del regista norvegese è un’esplorazione intima della famiglia, dei ricordi e del potere riconciliatorio dell’arte. In corsa per la Palma d’oro.
Sentimental value riunisce Trier e Renate Reinsve dopo il successo de La persona peggiore del mondo che, oltre a ottenere due candidature all’Oscar, fece vincere a Reinsve il premio come miglior attrice a Cannes 2021.

Perché vogliamo vederlo. Negli ultimi anni il cinema norvegese ci ha regalato alcuni dei film più intriganti, da Sick of myself di Kristoffer Borgli a Love di Dag Johan Haugerud: senza effetti speciali, la forza delle idee e della lettura delle pieghe più profonde degli animi umani. Abbiamo tanta voglia ancora di Norvegia!

Highest 2 Lowest di Spike Lee

Film fuori concorso, Highest 2 Lowest è il remake in chiave contemporanea del noir Anatomia di un rapimento (1963) di Akira Kurosawa.
Ambientato nella New York di oggi, vede Denzel Washington nel ruolo di un grande produttore musicale, noto come l’orecchio migliore del settore. Coinvolto in una richiesta di riscatto, si trova di fronte a un complicato dilemma morale.

Perché vogliamo vederlo. Denzel Washington + Spike Lee, per la quinta volta e dopo film come Malcom X e Inside man. Non può che esserci attesa.

The history of sound di Oliver Hermanus

Film in concorso, tratto dal libro omonimo di Ben Shattuck, The history of sound è la storia d’amore di due uomini (Josh O’Connor e Paul Mescal), sullo sfondo della prima Guerra Mondiale. Si incontrano nel 1916 e poi viaggiano insieme nell’estate del 1919 per registrare le canzoni folk dei loro connazionali nella New England rurale.

Perché vogliamo vederlo. Per Paul Mescal e Josh O’Connor, insieme. Sono due dei giovani attori più in voga e interessanti del momento. Sarà stuzzicante indagare la loro alchimia come amanti gay.