Robert Pattinson, il fascino tenebroso dello stile contemporaneo

Robert Pattinson, il fascino tenebroso dello stile contemporaneo

di Giuditta Avellina

Il segreto del successo dell’ex tenebroso ragazzo vampiro di Twilight, oggi complesso (e stilosissimo) uomo-pipistrello in Batman

Robert Pattinson non ha mai nascosto la sua timidezza. Versatile e istrionico, l’attore britannico Robert Douglas Thomas Pattinson, nato a Londra il 13 maggio 1986, ha mosso i primi passi nei teatri londinesi proprio per provare a vincere questa sua innata ritrosia. E, a giudicare dalla sua fulgida carriera, la prova è stata ampiamente superata. Con un percorso costellato di successi che l’hanno portato dall’essere tenebroso ragazzo vampiro a divenire magnetico uomo-pipistrello.

Gli esordi di Pattinson

A partire dagli esordi con Shakespeare, per arrivare a Bulli e Pupe e Tess dei Urbevilles: i talent scout non mancheranno di intercettarne e apprezzare il suo talento e di lanciarlo nel mondo del cinema. Che affianca, di pari passo, una carriera nascente come modello (tra le collaborazioni, di rilievo è certamente quella con il fotografo John Paul Pietrus, tra i primi a cogliere il suo enorme potenziale) e come musicista (suona pianoforte e chitarra). Ma è il cinema il vero grande obiettivo di Robert Pattinson e qui muoverà i primi passi, interpretando il principe Giselher nella Saga dei Nibelunghi e recitando ne La fiera delle vanità e in alcune altre pellicole, seppur con ruoli minori. Ciò basta però a creare attorno a lui una certa hype: Robert è bello, bravo e carismatico. E i cameo cominciano a fioccare. Alcune parti nella saga di Harry Potter e in un film drammatico alla BBC in cui interpreterà il ruolo di giovane aviatore reduce dalla seconda guerra mondiale (The haunted airman), confermeranno che quella imboccata è certamente la strada giusta.


Il punto di svolta con la saga Twilight

E il turning point arriva nel 2008, quando sarà  Catherine Hardwicke a sceglierlo come protagonista maschile accanto a Kristen Stewart. Pattinson esplode quando viene consacrato come Edward Cullen nella saga fantasy Twilight. Il vampiro vegetariano e innamorato di Bella, conquisterà tutti per la sua magistrale reinterpretazione cinematografica dei romanzi di Stepheny Mayer. Un successo planetario che convince il pubblico delle sue alte doti interpretative e che ben presto dividerà i fans – team Edward vs Team Jacob – a foraggiare la cultura pop dei duemila per anni. Ma questo sarà solo l’inizio, il trampolino di lancio che lo farà approdare a una carriera pregna e costellata di successi: arriveranno  The Twilight Saga – New Moon nel 2009 e nel 2010-11 i successi The Twilight Saga – Eclipse e The Twilight Saga – Breaking Dawn


Un successo dopo l’altro

Intanto altri progetti si sviluppano collateralmente all’epopea fantasy e tra questi, Remember me di Allen Coulter, Water for Elephants, Bel Ami e poi il progetto di David Cronenberg Cosmopolis. Ma non ci sarà solo cinema nel periplo di Pattinson: sarà infatti Dior, nel 2013, a volerlo come volto di Dior Homme Fragrance, con un ingaggio stratosferico e con un legame parallelo con il designer Kim Jones durante il suo periodo come Direttore Creativo di Dior Men. A seguire, ancora altri successi al cinema: The Rover, Maps to the Stars e poi Life (2015), Queen of the Desert (con James Franco, Nicole Kidman e Damian Lewis), The Childhood of a Leader – L’infanzia di un capo, Civiltà perduta (2016). Sembra tutto propedeutico ai suoi nuovi successi: l’interpretazione di Batman, nella pellicola fresca di release diretta da Matt Reeves – un sorta di prequel della serie di film di Batman in corso –  ma anche la parte da protagonista in Tenet di Christopher Nolan e un ruolo in Le strade del male, con Tom Holland.


Un dandy contemporaneo

Lo stile sembra seguire questo crescendo e questi cambi di rotta, in divenire: certo, sembrano molto lontani i tempi in cui alla première  di Harry Potter e il Calice di Fuoco esordì con pantaloni di pelle nera, giacca in velluto rossa e stivali texani lucidi in bordeaux. Ad aggiustare il tiro e sostenere la sua attitude da icona è stata la scelta di indossare completi monocromatici, una colorway unica arricchita da dettagli e spesso variata in forme ora più slim, ora più baggy. Il fil rouge che legherà l’inizio con questa sua evoluzione sarà la volontà di proporsi come una sorta di dandy metropolitano e contemporaneo,  capace di sfoggiare tanto una grintosa jacket di pelle nera e sneakers quanto un avvolgente coat bottom down o giacche over doppiopetto accompagnte da pantaloni dal taglio classico quanto mise più comfy, sempre con la medesima allure. Un fascino sfuggente, che ha colpito bellissime donne dello spettacolo, da Kristen Stewart a FKA Twigs e sino l’ultimo grande amore, Suki Waterhouse. Ma che è anche stato confermato dal chirurgo estetico Julian De Silva che, con il suo programma di mappatura computerizzata – il Golden Ratio of Beauty Phi– usato anche da Leonardo Da Vinci per ottenere le proporzioni del corpo maschile perfetto per l’Uomo Vitruviano, ha trovato nelle simmetrie del viso di Pattinson la perfezione (la constatazione, lo ha voluto sul podio, scalzando persino Henry Cavill).

Intanto, Pattinson possiamo ammirarlo al cinema con il suo nuovo Batman uscito lo scorso 3 marzo (e andandoci a riguardare il look impeccabile della première londinese in cui – a fianco della coprotagonista  Zoë Kravitz- l’attore ha sfoggiato un perfetto completo in tweed con giacca oversize doppiopetto a un bottone e pantaloni classici abbinato a un semplice lupetto nero nel look disegnato da Luke e Lucie Meier per Jil Sander) e in cui si destreggia tra il miliardario Bruce Wayne e il vendicatore di Gotham City. L’obiettivo di Pattinson sembra essere simile a quello dichiarato proprio quando impersonò in Remember Me«Qualcuno sta cercando di dirmi: fa che lei ti ricordi per sempre. Sto lavorando al ‘per sempre’». Diventare un attore top, un’icona di stile senza tempo nè spazio. Le premesse sono state ampiamente colmate, il raggiungimento è a vista.