Fotografiska: il museo di fotografia più grande del mondo

Fotografiska: il museo di fotografia più grande del mondo

di Carolina Saporiti

Nato nel 2010 a Stoccolma e ora con sedi già operative a New York e Tallinn e presto anche a Berlino, Shanghai e Miami, questo museo “diffuso” è un centro mondiale della fotografia, organizzando mostre di grandi nomi e artisti emergenti

È il museo di fotografia più grande al mondo, ma non solo. Ogni anno organizza più di venti mostre, alternando nomi di grandi artisti e altri emergenti, e la qualità è sempre di altissimo livello. Sia nella curatela sia nell’allestimento: quante volte di fronte a delle fotografie esposte nei musei, cerchiamo la prospettiva migliore per togliere il riflesso delle luci del museo? A Fotografiska questo non succede. E una visita in questo museo è un’esperienza indimenticabile. Dove si trova? In tanti posti diversi. A Stoccolma, dove ha aperto la prima sede nel 2010, a New York, a Tallinn e presto anche a Berlino, Shanghai e Miami.

Non c’è una collezione permanente, ma tante mostre prodotte appositamente per il museo: alcune specifiche per una sede, altre itineranti che dopo una prima esposizione in una sede ‘volano’ in una delle altre. Il format è lo stesso: luoghi dove l’arte, il cibo, la musica e il design si incontrano. In ogni Fotografiska, infatti, oltre alle sale dedicate alle mostre, ci sono sempre spazi dedicati a eventi e incontri, un bar, un negozio (bellissimo come quasi tutti i negozi dei musei) di libri e oggettistica e un ristorante. La cucina è prevalentemente vegetariana e utilizza prodotti locali e di stagione. A Stoccolma ha ricevuto la stella green Michelin e quello di Talliinn è considerato dai local uno dei migliori della città.

Fotografiska ha anche un motto – riportato per esempio anche sulle tote bag vendute all’interno degli shop – che dice ‘Inspire a more conscious world‘. Le mostre mettono infatti toccano sempre temi sociali attuali, sulle norme della nostra società e sugli argomenti più dibattuti. Volendo essere punto d’incontro e ritrovo internazionale per chi ama la fotografia, i musei Fotografiska organizzano corsi, lezioni, hanno programmi di membership e realizzano pubblicazioni ed eventi tutti volti a stimolare una discussione sull’arte della fotografia e il suo ruolo nel fare luce su temi globali e nel promuovere cambiamenti.


Vista dall’alto della sede di Tallinn

Le nuove sedi

La sede di Miami, che dovrebbe aprire nella seconda metà del prossimo anno, è stata progettata dallo studio AD100 Rockwell Group e sorgerà in un ex edificio industriale del 1946, nel quartiere di Allapattah, vicino al Rubell Museum. Dovrebbero invece aprire entro la fine del 2022 le sedi tedesca e cinese.

A Berlino Fotografiska avrà sede all’interno del noto Kunsthaus Tacheles, edificio del 1908 che anticamente ospitava un grande magazzino nel quartiere ebraico. La sede, con i suoi 5.400 metri quadrati, sarà la più grande delle tre nuove ed è progettata da Herzog&de Meuron e Studio Aisslinger. A Shanghai lo studio Neri&Hu ha riqualificato un ex magazzino industriale nel distretto di Suzhou Creek, oggi in grande fermento culturale

Queste tre nuove sedi di Fotografiska continuano la ‘tradizione’ essendo istituite all’interno di edifici con una storia. Quella di New York è ospitata all’interno della Church Missions House, un edificio in stile neo rinascimentale del 1894; quella di Tallinn si trova in un edificio industriale del 1890, e quella di Stoccolma, la prima sede del museo, si trova all’interno degli antichi uffici doganali costruiti nel 1906.


Allestimento nelle sale del museo di Tallinn

CultureWorks, una piattaforma per l’arte del futuro

Quest’anno poi un’altra novità è arrivata in casa Fotografiska, in collaborazione con NeueHouse che è uno spazio di coworking privato per creativi con sede a New York. Unendo esperienze, competenze e soprattutto visione è nato CultureWorks, una piattaforma di gestione e sviluppo per marchi culturali, esperienziali e di ospitalità. Ne fanno parti aziende affini a Fotografiska e NeueHouse e che hanno un pubblico intellettualmente curioso.

Fotografiska con questo progetto vuole creare un ecosistema culturale diffuso ed essere un museo del mondo moderno, fondendo l’esperienza artistica tradizionale con l’ospitalità. Una fusione già consolidata al Fotografiska di New York, dove lo spazio museale comprende gallerie espositive, un negozio di vendita al dettaglio, un caffè e la lounge per i soci, il Chapel Bar. L’intento è quello di garantire ai visitatori un’esperienza all-inclusive – che permetta non solo di usufruire degli spazi museali, ma anche di socializzare. 

Mostre in corso

Stoccolma: fino al 12 febbraio 2023 News Flash, fino al 12 marzo Omar Vicor Diop e fino al 22 gennaio Hans Gedda – Nära ögat. New York: fino all’8 gennaio David LaChapelle make Believe. Tallinn: fino al 26 febbraio Andy Warhol – Photo Factory, fino al 15 gennaio Fotografiska for Life – Embrace the difference – Julia SH, Silvia Sosaar, Anna Pazucha, sempre fino al 15 gennaio Cho Gi-Seok – Coexistence.