Il fotografo del mese: Sonia Marin
Sonia Marin

Il fotografo del mese: Sonia Marin

di Paola Corapi

Torna l’appuntamento mensile di Icon con i fotografi emergenti (ma non solo): il valore dell’immagine nella comunicazione attraverso l’interpretazione di un giovane autore. Questa volta vi presentiamo Sonia Marin.

La fotografia è il modo migliore di rappresentare ciò che non si vede

Parlando con Sonia Marin una delle affermazioni che più ho apprezzato nel nostro dialogo è proprio questa. Come si fa dunque a rappresentare ciò che non si vede? Ebbene, per dare una risposta abbiamo pensato di utilizzare gli scatti di Sonia e abbiamo deciso che per questa volta il fotografo del mese potesse essere non giovane in senso anagrafico, ma giovane per la freschezza del pensiero e della sensibilità che l’attanaglia alla Fotografia.

Oltre alla tecnica, tutto ciò che rende possibile questa magia è sicuramente quel famoso istante di realtà fissato come momento decisivo, ma soprattutto il proprio personalissimo occhio.

Il prepotente ritorno al metodo analogico mi gratifica come se fosse un flashback, un ritorno a un unico modo di scattare, a un’unica possibilità, un’unica scelta data dalla relazione tra la macchina fotografica e il rullino. Questa è la mia scelta di stile, il mio modo di fare le cose, di raccontare storie, di immaginare come sarà quello scatto.

Sonia scatta in Hasselblad, usando il grande formato e il negativo colore in lastra 10×12. In questa gallery troviamo una selezione di immagini tratte da alcuni suoi progetti, che abbiamo deciso di pubblicare in dittici.

Sonia Marin (su Instagram @soniamarinph) vive a Milano dal 1989. Qui, accanto all’attività professionale di fotografa freelance, coltiva anche quella di autrice. Dal 1998 collabora con l’Istituto Europeo di Design in qualità di Docente del Dipartimento di Fotografia con corsi di formazione e corsi pratici.

Fra il 2013 e 2014 realizza un progetto fotografico per Unicredit interamente in analogico dal titolo Sketches of Milan, sguardi d’autore sulle UniCredit Tower, divenuto poi libro fotografico edito da Skira.

Esordisce con una mostra Itinerante che la porta a esporre al Copenhagen Visual Art (1993), a Washington, e nella Ashuah Irvin Gallery di Boston (1994), oltre che presso il Genève Photographic Center (1995).

Partecipa inoltre a mostre collettive nazionali e internazionali.