Torna l’appuntamento mensile di ICON con i fotografi emergenti: il valore dell’immagine nella comunicazione attraverso l’interpretazione di un giovane autore. Questa volta vi presentiamo Elena Zottola.

Elena Zottola è originaria di Latronico, un piccolo paese arroccato ai piedi delle montagne, in Basilicata. Per realizzare il suo progetto, Prosféro, ha percorso le strade strette e quelle di campagna, attraversato i boschi e le case che sembrano sospese nel tempo, alla ricerca di racconti e manufatti. Soltanto in questo paesino lucano, infatti, sopravvive ancora oggi un antico merletto, il Puntino ad ago. Questa tecnica, figlia di una lontana tradizione, si è modificata nelle forme e negli usi, fino a che il tessere le reti, come facevano i pescatori greci in epoche remote, si è trasformato nel fare minuzioso del merletto. Prosféro, dal greco antico “tramandare” (letteralmente προ-φόρος: tramandare in modo orale), è l’atto di intendere e riadattare un sapere ogni volta al tempo presente, partendo da una base il più possibile vicina all’originale.

I ritratti della serie sono i volti lucani di ragazze che indossano gli abiti delle merlettaie loro antenate. Gli scenari con cui si alternano rappresentano invece la visione onirica di una montagna che ha saputo essere custode della memoria del mare.

Elena Zottola (su Instagram: @elenazottola_) nasce a Latronico nel 1995. Cresce in Emilia dove si diploma presso l’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma. Successivamente si trasferisce a Napoli, dove si laurea in Antropologia del Patrimonio e si avvicina alla fotografia attraverso la Scuola Elementare del Teatro di Davide Iodice. Nel 2018 studia presso l’Estonian Academy of Arts di Tallinn, nel dipartimento di Fotografia e Arte Contemporanea, dove cura il progetto Rivista e realizza l’opera-performance The creation of the world is an ordinary day, progetto poi selezionato per l’ottava edizione di Giovane Fotografia Italiana. Nel 2019 torna a Napoli dove frequenta il CFI, Centro di Fotografia Indipendente, producendo la sua seconda serie fotografica dal titolo Prosféro. Attualmente sta continuando gli studi universitari in ambito antropologico con l’intento di arricchire di contenuto la sua Fotografia.