Gianmarco Tamberi infinito, è oro ai Mondiali di Budapest
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Gianmarco Tamberi infinito, è oro ai Mondiali di Budapest

di Simona Santoni

Vola Gimbo. Vola verso un ennesimo trionfo, l’unico che gli mancava: il titolo iridato outdoor. Il campione olimpico in carica ha avuto la meglio sul giovane americano JuVaughn Harrison dal radioso futuro. Ed è subito festa matta

Gianmarco Tamberi senza fine: è oro nel salto in alto ai Mondiali di atletica di Bupadest 2023. Ed è gioia infinita, è corsa impazzita verso gli spalti a baciare la moglie, è tuffo nella pozza dei tremila siepi catapultando in acqua anche i siepisti d’oro e di bronzo Soufiane El Bakkali e Abraham Kibiwott. Sopra le righe, e sopra a tutti. Sempre più in alto. Con il tricolore sulle spalle e finalmente il titolo che mancava, quello mondiale outdoor.

La cronaca della gara di Tamberi

Non era iniziata nei migliori dei modi la finale di Gianmarco Tamberi, emozionante oro olimpico di Tokyo. Non era iniziata bene nonostante le solite stramberie pazzoidi di Gimbo per «stemperare la tensione», ipse dixit, con tanto di piccola esibizione alla batteria prima della gara. Alla misura di 2.25 per l’atleta marchigiano dalla mezza barba” è stato subito errore. I favori dei pronostici: tutti per il qatariano Mutaz Essa Barshim, l’amico con cui il trentunenne di Ancona aveva condiviso l’oro alle Olimpiadi due estati fa. E intanto il giovane americano JuVaughn Harrison, che invece di incitare il pubblico cerca il silenzio, inanellava altezze con facilità sorprendente, misurato e taciturno.

Gimbo è venuto fuori alla distanza, con eleganza di salto da fuoriclasse. E chiedendo al pubblico manate di applausi, a ritmo. A 2.33, dopo tre vittorie iridate consecutive, si ferma Mutaz Essa Barshim, per lui terzo posto.
Alla sfida dei 2.36 (un punto sotto i 2.37 di Tokyo) Tamberi al primo tentativo vola oltre gli acciacchi muscolari e lo strappo con il padre allenatore, nell’iperspazio: per lui migliore misura stagionale e balzo in testa alla classifica. Come Barshim, sbagliano anche il tedesco Tobias Potye e il cubano Luis Enrique Zayas. Il duello ultimo è a due, tra super Gimbo e Harrison, 24 anni, dreadlock e un futuro radioso davanti. L’americano supera i 2.36 ma solo al secondo ingresso in pedana: è argento (qui la classifica finale).

Gianmarco Tamberi
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Gianmarco Tamberi festeggia l’oro nel salto in alto ai Mondiali di Budapest, 22 agosto 2023

Ed è subito delirio. Tamberi esplode d’entusiasmo e follia. Corre a complimentarsi con lo sconfitto Harrison, e poi dal suo team sugli spalti. Chiede di provare i 2.40 per entrare nell’Olimpo degli altisti e per il suo personal best: «Forty, forty». Ma prima di tentare l’impresa nell’impresa sono ancora abbracci, con Barshim e il suo figlioletto che ruba per un po’ anche il materassino d’atterraggio. Il protocollo? A suon di successi Gimbo ha guadagnato credito per poter folleggiare liberamente nel suo show. Finalmente la rincorsa verso i 2.40 per gloria nella gloria ma… le polveri sono bagnate dai festeggiamenti e Gimbo a portata di asticella neanche salta. Poco importa. È grande festa.

Gimbo terza medaglia italiana a Budapest

È il primo titolo iridato all’aperto per il campione olimpico in carica. Tamberi, capitano della nazionale azzurra, aveva infatti già conquistato un oro mondiale indoor nel 2016 a Portland, negli States. Nel giugno scorso invece era stato ancora oro ai Giochi europei 2023 di Cracovia, in Polonia. E ora all’orizzonte ci sono le Olimpiadi di Parigi 2024.
Ieri sera la vittoria di Budapest, sì, ma solo oggi ci sarà la premiazione con la consegna effettiva dell’oro.

«È pazzesco, tutti i sacrifici sono ripagati. In queste manifestazioni so di poter dare il meglio, perché ci sono tanti sacrifici dietro», le parole di Tamberi fresco di trionfo. «Dedico la medaglia a mio padre, con cui non parlo da un po’». Fino allo scorso anno infatti ad allenarlo era suo padre Marco Tamberi, dal quale si è separato rumorosamente.

Per l’Italia si tratta della terza medaglia ai mondiali d’atletica di Budapest 2023, la prima d’oro. Se l’altro campione olimpico di Tokyo e grande atteso Marcel Jacobs ha salutato presto le speranze di podio, ci hanno regalato un argento Leonardo Fabbri nel getto del peso e un bronzo Antonella Palmisano nella 20 km di marcia.