Al Foro Boario una mostra antologica celebra il maestro giapponese della fotografica che ha fatto il ritratto anche a Napoleone Bonaparte

Orizzonti marini fitti di mistero. Quei Theatres catturati grazie a tempi di esposizione praticamente infiniti. Oltre ai Dioramas confezionati all’interno dei musei di storia naturale in giro per il mondo. Nella mostra antologica che la Fondazione Fotografia Modena gli dedica al Foro Boario c’è tutta la cifra artistica di Hiroshi Sugimoto.

Il maestro giapponese della fotografia contemporanea è anche un alchimista della pellicola, come dimostra la serie dei Lightning fields realizzati puntando una scarica elettrica addirittura da 400 mila Volt tramite un generatore Van de Graaf ottenendo così un effetto quasi ultra sensoriale: pare di sentire lo scatto vibrare!

Sugimoto ultimamente si è appassionato anche all’architettura contemporanea, ma naturalmente col suo occhio e soprattutto tecnica assai particolari: così il MoMa di New York diventa una quinta teatrale in black&white. Presente e anche passato, addirittura il trapassato remoto diventa attuale con i suoi Portraits, ritratti di personaggi illustri dei secoli scorsi, quali ad esempio Napoleone Bonaparte per i quali Sugimoto si è ispirato agli albori della fotografia: l’artista nipponico è andato a ripescare i negativi di William Henry Fox Talbot, vissuto e attivo nell’800, li ha fotografati e poi ha colorato le relative stampe ricavandone la serie i Photogenic drawnings.   

Particolarmente suggestivi gli scatti del 65enne di Tokyo dedicati al mare, visto nella sua geometricità. Praticamente un tutt’uno tra cielo e acqua suddiviso da una linea centrale: ecco come appare il Mar Tirreno. Anche la Baia di Sagami sembra appartenere a un altro pianeta. In fondo l’intenzione di Sugimoto è quella di liquefare le prospettive, confondere e sfumare la materia, utilizzando la luce come palcoscenico di quel teatro in cui tutto è possibile. Un minimalismo, il suo, molto personale che lo ha reso uno dei più grandi interpreti dell’arte fotografica mondiale.

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Hiroshi Sugimoto

Foro Boario di Modena

Sino al 7 giugno