Al via il concorso per la realizzazione del museo di Helsinki

Ѐ ufficiale: il prossimo Guggenheim approda a Helsinki. Lo hanno annunciato la Fondazione Salomon Guggenheim e la Città di Helsinki che da oggi danno il via a un concorso internazionale aperto ad architetti e designer che vogliono cimentarsi nell’impresa.

Il luogo in cui aprirà il cantiere è già stato individuato lungo la marina sud della capitale finlandese e la spesa prevista è di 130 milioni di euro. Il colosso dell’arte contemporanea, un brand capace di esportare la propria filosofia museale in tutto il pianeta, ha scelto questo nuova destinazione per accogliere i visitatori. Che, stando alle previsioni, dovrebbero superare i 550 mila all’anno.

Ma la grossa novità in casa Guggenheim è la decisione di indire un concorso per la scelta dell’architetto. Non era mai accaduto prima, propripo per mantenere l’idea originaria di offrire al pubblico un luogo che parlasse contemporaneamente due linguaggi, quello dell’architettura e dell’arte, legati a doppio filo alla contemporaneità.

E se prima le scelte venivano fatte esclusivamente all’interno dell’istituzione stessa, individuando in Frank Lloyd Wright e in Frank Gehry poi le firme adatte, ora il Guggenheim cambia visione. Ad Helsinki si attende il giudizio di una giuria composta da 11 esperti che selezioneranno sei finalisti, per annunciarli a novembre prossimo, mentre il vincitore sarà dichiarato tra circa un anno. A organizzare la competizione, la Malcolm Reading Consultants e a capo della giuria Mark Wigley della Columbia University. Il motivo? Lo ha spiegato Richard Armstrong direttore del Guggenheim:

Una delle mission del Guggenheim è proprio quella di coinvolgere direttamente le persone nel mondo per affermare quel potenziale dell’arte che è la capacità di trasformarsi. E questa competizione la rappresenta al meglio, con l’obiettivo di ispirare la realizzazione di un museo espressione del 21esimo secolo

L’innovazione è finlandese, dunque, e la città dei fiordi è pronta ad ospitare l’edificio che racconterà del nostro tempo, mentre si attende la fine dei lavori della faraonica costruzione museale negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi, firmata da Frank Gehry.